Un Protocollo di intesa per rendere fruibile il patrimonio del territorio legato ai temi della spiritualità
“Promuovere azioni sinergiche per tutelare, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio legato ai temi della spiritualità“. E’ questo – come si legge in un comunicato stampa- il contenuto del Protocollo d’intesa che è stato firmato nella mattinata del 4 marzo nel Palazzo di Città. I protagonisti sono il Comune di Matera, l’ Arcidiocesi di Matera-Irsina e il Parco culturale ecclesiale “Terre di Luce” – associazione di promozione sociale (Aps).
“Il patrimonio legato alla religiosità e al Sacro come risorsa per lo sviluppo della comunità”
L’intesa- come riporta ancora la nota pubblica – è della durata quinquennale. Ma rinnovabile fino all’espletamento degli impegni assunti. Precisa poi il Comune di Matera: “Si propone di realizzare forme di collaborazione e compartecipazione. Per fare in modo che il patrimonio legato alla spiritualità, alla religiosità popolare e al Sacro possa trasformarsi in una risorsa per lo sviluppo culturale. Ma anche sociale ed economica della comunità”.
Il progetto “I Cammini tra radici e futuro” si propone di realizzare il Parco “Terre di Luce”
In particolare, tra gli obiettivi programmatici dell’accordo c’è quello di favorire l’avvio coordinato di azioni di sviluppo del turismo religioso a livello italiano e internazionale. Attraverso, ad esempio, il miglior uso delle risorse e delle iniziative nazionali ed europee. Ed incrementandone gli investimenti, per favorire la destagionalizzazione del turismo del territorio. In quest’ottica si inserisce il progetto “I Cammini tra radici e futuro”. Quest’ultimo rappresenta il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera2019. La sua mission è quella di realizzare il Parco “Terre di Luce” per migliorare l’esperienza culturale e spirituale del turismo religioso, attraverso un programma di 100 eventi in 15 Comuni delle 6 Diocesi lucane.