Si è conclusa anche quest’anno la XXXVIII edizione della Sagra del Canestrato, l’evento che celebra il formaggio IGP, tipicità unica ed inconfondibile di Moliterno. Questo prodotto rappresenta la storia enogastronomica di una comunità che per quanto piccola, si conserva forte e coesa nel valorizzare le tradizioni. Moliterno è un gioiello incastonato tra il Monte Sirino, a pochi chilometri di Viggiano, e l’ampia vallata di Sarconi. Si trova nel cuore della Val D’Agri, a poca distanza vi è il lago del Pertusillo. E’ una comunità fortemente ancorata al rispetto dei valori, all’humus, terreno fertile di umiltà, lavoro e sacrificio. E naturalmente il legame forte alla terra, intesa come radicamento alle origini. La terra che alleva e partorisce i suoi figli, i suoi frutti.

Canestrato di Moliterno

Il rispetto dell’humus e dei valori della terra in un Canestrato IGP, unico e inconfondibile

A Moliterno, prodotti tipici come il Canestrato, non sono soltanto un suggello di qualità, ma un elemento di aggregazione, un vessillo della familiarità, dell’amicizia, dell’amore verso i propri figli, verso la propria terra. La terra intesa l’atto di “mettere le proprie radici” e mantenerle salde.

Il Canestrato di Moliterno come simbolo di identità sociale

Il pecorino ha avuto il marchio IGP nel 2010, unico e inconfondibile, nella lavorazione del latte è il risultato di una cultura transgenerazionale. 7.000 varietà di canestrato, denominate però da un comune denominatore. La bontà e la genuinità di un prodotto seguito lungo tutta la sua filiera, questi sono gli elementi che lo contraddistinguono. Dalla produzione alla distribuzione sulle tavole dei lucani.

Canestrato di Moliterno

La tipicità del Canestrato di Moliterno sta nella stagionatura

La tipicità di questo formaggio sta proprio nella lavorazione e nella stagionatura, che conserva talvolta il suo gusto morbido, dolce e delicato, e talvolta un sapore più “pungente”, ma comunque piacevole ai palati più fini. La stagionatura avviene nei cosiddetti “fondaci”, vere e proprie fucine artigianali. Sono laboratori in cui il Canestrato viene lavorato conferendo quelle proprietà multisensoriali che coinvolgono vista, olfatto e gusto. Elementi che sono diventate distintive di un prodotto che ha acquisito negli anni il carattere della tipicità del luogo.

Canestrato di Moliterno

Sapori e rievocazioni multisensoriali alla Sagra del Canestrato

Il Canestrato di Moliterno può essere adoperato in cucina in modo originale e trasversale. Sulla pasta, all’interno di una focaccia, come fenditura o ripieno di secondi a base di carne e addirittura nei dolci. Il suo gusto inconfondibile ne esalta i sapori. E’ davvero una prelibatezza. Come ogni anno, il menù della sagra è molto ricco. Ristoranti, aziende agricole e osterie del luogo, provenienti dalla vicina Val D’Agri sfoderano le loro abilità e la loro fantasia culinaria. L’obiettivo è quello di offrire agli ospiti e ai visitatori le pietanze migliori.

Moliterno, Pro Loco Campus

Un plauso alla Pro Loco di Moliterno che anche in questa XXXVIII edizione ha organizzato un percorso enogastronomico molto ricco. Un itinerario enogastronomico impreziosito da allestimenti che rievocano i costumi e i corredi del passato. Botteghe di artigianato locale, ottima musica popolare e gazebo dedicati a cocktail esclusivi, con il contributo di alcuni gruppi che parteciperanno alla XXXIII Rassegna Internazionale del Folklore. Musica, arte, danza a confronto con Danzart-Bolivia, Gruppo Folk “Te Toa VII Fenua” etc.

Il canestrato di Moliterno sotto mille sfaccettature

All’interno del percorso gastronomico un percorso multisensoriale caratterizzato dalle seguenti creazioni: “Lucus saperi e sapori lucani”, aperipera in polpa fondente (pera con cuore di canestrato spennellata con mosto di Moliterno e Gherigli di noci); “Osteria del Gallo” – Profumi del bosco (cavatelli con porcini, tartufo e canestrato); “Vecchia Fattoria” (saccottini ripieni con toma e carne macinata, al pesto di rucola, pomodorini e scaglie di canestrato); “Associazione Cheffri” – Il gusto alternativo (pasta fresca lucana con peperoni crucki, lucanica e canestrato e Scrigno al canestrato di Moliterno e pancetta croccante); “Moliendo” – Millefoglie che bontà (millefoglie di melanzane con falde di baccalà, peperoni cruski e chips di canestrato).

E ancora la “Proloco Campus Moliterno -Viva la tradizione (focaccia con canestrato arrostito); “Narciso” – Ghiotti bocconi (bocconcini di maiale con fonduta di canestrato); Arcimboldi ristopub” Papirulu mbuttitu alla moliternese (peperone ripieno con mollica di pane, alici, accompagnato con crostino e cubotto di canestrato); Caseificio Coiro – Le delizie del casaro (bocconcino, ricottina fresca e scamorzina); Piccolo Mondo”-Ghiribbo pizzoso (Trancio di pizza, pomodoro, mozzarella, melanzane, funghi e canestrato); Moliendo Cafè” – il dolce della sagra (cannuolo ripieno di ricotta di pecora); Petrocelli” -Fantasia di frutta (Mix di frutta di stagione esaltata da estratti naturali.

Musica, arte e folklore nelle immagini di Moliterno

Sapori, gusto e buona musica: la sagra propone come sempre un vero e proprio itinerario organizzato dalla “Pro Loco Campus”, in collaborazione con il Consorzio di Tutela, presieduto da Rocco Franciosa e l’amministrazione comunale. Alla cerimonia inaugurale erano presenti il sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, il vicesindaco Raffaele Acquafredda, la Presidente della Pro Loco di Moliterno, Rosanna Cosentino, il Presidente del Consorzio di Tutela, Rocco Franciosa.

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Grande sinergia tra “Pro Loco Campus”, amministrazione comunale e Consorzio di Tutela

A seguire la cerimonia inaugurale, alla presenza de sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, e della giunta comunale. Oltre ad un programma ricco di intrattenimenti il percorso ha previsto diversi punti di ristoro, con l’apertura del percorso enogastronomico sia al borgo medievale e alla Villa Comunale, e concorsi gastronomici presso i fondaci di Palazzo Parisi. A seguire, la dimostrazione della fase di cagliatura. Nel pomeriggio del 10, il Laboratorio del Gusto, a cura dei Tecnici dell’o.n.a.f. – Giardino del Convento della Chiesa di Santa Croce. Ad allietare il percorso la musica di “Cheese Under The Stars”.

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Un sentiero di luci, sapori, balli e musica per uno degli eventi più attesi della Val d’Agri che anche quest’anno si è concluso in linea con i migliori auspici.

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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