Gerardo Di Benedetto, questo è il suo nome originario, da anni ha scelto la strada della musica per esprimere le sue emozioni. Il rap è un genere che negli ultimi tempi fa tendenza ed attrae molto le nuove generazioni. Il genere di MC GERRY – questo è il suo nome d’arte – però si traduce in un linguaggio che va oltre le mode del nostro tempo.
Il suo linguaggio permette di raccontare storie in modo semplice ed immediato, senza costruzioni artefatte né sovrastrutture.

Per lui la musica non è solo un semplice flusso di parole, ma un moto dell’anima che si traduce in un messaggio sociale, legato all’affettività, alla sincerità e al rispetto, che si unisce alla ricercatezza di melodie strumentali e polifoniche. In questi casi, il rap diventa un codice universale, lontano dalla banalizzazione del quotidiano.

È così che l’artista campano ama sperimentare e mettersi in gioco, accostando generi diversi, sfatando il preconcetto che il melodico e il rap, l’hip hop e la musica leggera,
siano difficilmente conciliabili.

L’originalità del suo modo di fare e di intendere la musica sta nel concepire la sfida contro i falsi miti della società contemporanea in modo non necessariamente correlato alla rottura totale degli schemi e della tradizione musicale, un’eredità che in brani come “Provo per te”, “Pensare a te”, “Per amore non si può morire“, “Le tue lacrime”, “Non arrivano le parole” affiora in modo palese.

L’ultimo singolo del rapper di Ariano Irpino MC GERRY si chiama “Te Quiero” ed è il frutto di questa continua ricerca musicale che confluisce in un’attività laboratoriale in evoluzione.

In pochissimi giorni, il video correlato al brano ha già realizzato oltre 20.000 visualizzazioni su You Tube, numeri che stanno crescendo in maniera vertiginosa nelle ultime ore. Il pezzo è destinato a diventare una delle hit della prossima primavera-estate.

Il brano unisce l’hip hop alla musica latino-americana, è accompagnato dalle idee di Mc Gerry ed è eseguito dalle chitarre di Tavarone B. Il video è stato realizzato sempre dall’artista rap in collaborazione con il dj felipe e il gruppo del kaos Latino di FONDI (LT), grazie alle riprese di Cestone V. Il video è stato girato a Fondi (LT) nella magica Disco Dancing Accordion, con la partecipazione del gruppo DJ Felipe Caos Latino. La location è uno di quegli incantevoli scenari in cui ritmo, danza e musica si proiettano ai confini tra il giorno e la notte.

Il brano possiede quell’energia e quel calore tipico delle danze del Sud America, quel ritmo che nelle discoteche e sulle spiagge italiane può diventare davvero un ”tormentone”; il tutto condito con lo stile alla MC GERRY che non è mai scontato, ma possiede quell’elemento di imprevedibilità che caratterizza la sua firma artistica. Già il magazine Selfie Made Girl aveva realizzato prima di Natale una intervista con l’intenzione di portare al grande pubblico, la sua arte, il suo modo di concepire la vita e la musica. Alpi Fashion Magazine lo intervista ora per scoprire i dettagli inediti del suo ultimo lavoro musicale che nelle ultime settimane in termini di riscontro sta oltrepassando tutte le previsioni. 

MC Gerry, nei tuoi brani cerchi sempre nuovi spunti per sperimentare. Non ti accontenti e non ti fermi mai alle apparenze. Qual è lo spirito con cui ti approcci alla musica?

Mi reputo un artista perchè non seguo una linea ma uno stile di vita alla Mc Gerry, che nel gergo artistico significa dare il meglio di me stesso e trasferire emozioni anche solo con le parole.
Non mi accontento mai perchè ogni canzone è come un figlio che nasce, un nuovo volto che dono alla vita; non faccio mai riferimenti a qualcosa che già esiste, come fanno il 99% degli artisti italiani.
Nel giro di poche ore riesco a realizzare testo e musica come se fosse un puzler, mi viene spontaneo e non ho difficoltà; devo solo capire che impronta dare alla canzone.

Da quale ispirazione nasce l’idea di unire l’hip-hop e la musica latino americana, come accade nel tuo ultimo brano “Te Quiero”?

“Te quiero” nasce con la voglia di mare, estate e vacanze, di dare una leggerezza psicologica al popolo. È un brano a cui ho dedicato molto lavoro, e vi ho trasferito le mie idee di come stare al mondo. Il mio obiettivo è quello di alleggerire e rilassare la mente, inserendovi qualcosa che prende spunto un pò dalla musica black e un pò dal latino americano, seguendo sempre il mio stile. Il risultato è come sempre originale e personale.
L’unione degli stili musicali è per me come fare una pietanza e poi mangiarla: ho capito che devi saper condire per poi gustare.

La tua intenzione, come più volte dichiarato, è quella di indurre le giovani generazioni a riflettere sul loro modo di concepire e di vivere il quotidiano; ma anche quella di raccontare l’amore in tutte le sue sfaccettature. Quest’ultimo brano invece è più rivolto all’aspetto edonistico del divertimento. Qual è, secondo te, la giusta misura per un sano divertimento che non ecceda nella trasgressione?

La musica è una magia; cambia l’umore delle persone, ma anche e soprattutto il loro linguaggio; è diretta perché quando si ascoltano insieme, parole e musica, si riescono ad immaginare sogni e mondi possibili che in ogni istante trasportano la tua mente in universi paralleli. La cultura, il mondo del sociale, l’istruzione sono di insegnamento per il prossimo; aiutano a crescere e a far capire che gli eccessi sono dannosi. In questo brano ho voluto semplicemente comunicare la leggerezza del divertimento assoluto, facile da canticchiare, con melodie semplici e soprattutto coreografie che tutti possono imparare con facilità, dal più giovane al più anziano. È bello vedere che il proprio brano passa sulle spiagge e al mare mentre l’animatore illustra i passi fondamentali e tutti cantano a squarcia gola “dime te amo, dime te quiero”. È un inno alla vita e alla gioia.

Ci racconti brevemente il tuo percorso artistico?

A scuola, già sui banchi iniziavo a fare fare spettacolo, ad attirare l’attenzione, a progettare, organizzare, guidare gli amici a prendere posizione nel divertimento e realizzare metriche mediante l’utilizzo spontaneo delle parole. Avevo i brividi addosso nel sapere che riuscivo a comunicare sul palco sensazioni uniche. In qualsiasi cosa che facevo avevo in mente sempre la musica, fonte delle mie ispirazioni notturne. Quando si dorme le idee affiorano come pioggia. I miei punti di forza sono la pazienza, tanta pazienza, e la tenacia, oltre alla passione innata, ma la concretezza e la serietà nel rispettare la musica sono alla base dei risultati che ho conseguito fino ad oggi.

Quali sono i tuoi progetti futuri? E cosa ti aspetti da questo e dai prossimi successi professionali?

I miei progetti futuri sono a breve il nono disco con etichetta ITALDISCO -ROMA; dal futuro non mi aspetto un bel niente perche il mio futuro lo sta già vivendo.

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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