Perugia magica che grazie alla lungimirante ed oculata amministrazione, sono ormai decenni, ha salvaguardato la propria realtà urbanistico storico-architettonica grazie ad un sistema di scale mobili che risalendo il ventre della città quasi ci “teletrasportano” fino al centro storico partendo dai parcheggi ai piedi della rocca.
Un progetto audace che è a tuttora la salvezza della città. Vorrei tanto saperne più su chi ha realizzato in tempi non “sospetti” una simile meraviglia. E l’emozione mi coglie ogni volta risalendo questa sorta di camino obliquo scavato nelle viscere della città che silenziosamente mi accompagna fino all’uscita, proprio all’interno della Rocca Paolina. A Perugia c’è un capitolo importante della mostra diffusa sul territorio nazionale che la FIAF, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, ha realizzato per festeggiare i suoi 70 anni. Nata a Torino nel ‘78 l’associazione sottolinea l’importante anniversario con un nuovo progetto di portata nazionale. Sono molteplici gli eventi organizzati nell’ambito della manifestazione, tra cui le conferenze “FIAF: 70 anni per la Fotografia” e “I Testimonial de La Famiglia in Italia“; ci saranno inoltre seminari, proiezioni, escursioni, visite guidate, la consegna delle onorificenze FIAF e FIAP e i workshop a cura di Gianluca Catzeddu e Daniele Barraco. Al bando hanno risposto numerosissimi. Le conferenze di avvicinamento a Cortona, sono state un successo e sono 100 le mostre che con grande emozione e coinvolgimento, sono state aperte in contemporanea il 16 giugno in 100 luoghi diversi, affiancando quella del centro nazionale di Bibbiena.
Lo scopo è quello si esplorare documentare verificare lo stato in cui versa la famiglia alla luce delle trasformazioni epocali cui è stata sottoposta. La realtà è comunque in continua evoluzione per il cambio di ruolo dei suoi componenti.
Da questa sorta di monitoraggio emerge una situazione molto variegata e sicuramente inedita, o forse più che inedita regredita in alcuni casi a situazioni esistenti prima delle situazioni di benessere creatosi negli ultimi 70 anni. Nascono tipi di aggregazioni para familiari che si coagulano, anche se non possiedono legami di sangue, per motivi economici o per riconosciute scelte sessuali. A queste sorta di “comuni” si affiancano famiglie unigenitoriali, o per scelta a monte o per scelta a valle, divorzi e separazioni, o miste dovute alla forte presenza di immigrati, unitamente alla disgregazione della famiglia patriarcale. Ne emerge il ritratto di un concetto di famiglia in fieri. La famiglia quindi non è più forse solo quella generata da elementi biologi ma anche quella creata da affinità per scelte dovute appunto a motivi più disparati.
E il punto su questo fondamentale pilastro della nostra società è scandito da queste mostre organizzate in tutta Italia.
Lo zoom sulla la famiglia oggi ha attirato 1100 fotografi, da tutto il Paese, che hanno inviato al Centro Italiano della Fotografia d’autore di Bibbiena ben 12.700 immagini. Si può facilmente immaginare l’impegno che ha richiesto l’immane lavoro di selezione per arrivare alle 1300 fotografie e ai relativi 313 fotografi, in rappresentanza di 17regioni italiane. Di qui sono nate la Mostra principale e le 100 mostre locali, che si sono aperte tutte in contemporanea.
L’invito esteso anche agli appassionati di audio visivi ha visto il supporto del Dipartimento DIAF per i loro 20 partecipanti.
Perugia, come tante altre Città, ha ospitato quindi un capitolo nelle splendide sale affrescate del Museo Civico di Perugia a Palazzo della Penna, punto di ritrovo culturale si ma comunque un riferimento molto vivace.
Un allestimento elegante ed esaustivo poi ha permesso anche il godimento delle magnifiche sale dai soffitti affrescati.
Tiziana Leopizzi