L’ultima sirena, la mostra fotografica di Renaldo Fasanaro, fa conoscere nuovi orizzonti ed emozionare i visitatori

È ancora aperta, fino a lunedì 9 agosto presso l’Arco Catalano in via dei Mercanti 67, a Salerno, la mostra fotografica “L’ultima sirena” a cura dell’artista Renaldo Fasanaro. Un’iniziativa promossa da Simona Genta e la Compagnia dei Poeti Erranti, e interamente dedicata alla figura leggendaria delle sirene.

Renaldo Fasanaro

Nel corso della visita, dalle sirene di Ulisse fino alla pescatrici giapponesi (“Ama”), metà donne e metà esseri acquatici, fino a Chiara Vigo, ultima tessitrice di bisso in Italia, questa mostra traccia un percorso preciso. Che, partendo dal mito, ci racconta la storia di “sirene” antiche e moderne, audaci e mai scontate.

Il racconto di Renaldo Fasanaro

Dalle sirene di Ulisse, esseri dotati di artigli e di ali, il racconto si snoda attraverso fotografie, opere in ceramica e perfino autentiche conchiglie utilizzate per il bisso (le nacchere). Fino ad arrivare alla Scuola di Tessitura del bisso in Sardegna, ormai non più attiva, e alla splendida Chiara Vigo, che porta avanti una conoscenza millenaria, tuffandosi per raccogliere le conchiglie e maneggiando il bisso in maniera sostenibile.

La mostra, inaugurata il 27 luglio, include una riproduzione dello stamnos greco “Odisseo che vince le sirene” del British Museum di Londra. E prosegue con gli scatti dell’antropologo Fosco Maraini, che con il suo lavoro ha contribuito alla candidatura delle “Ama” (pescatrici giapponesi) presso l’UNESCO come patrimonio dell’umanità.

La mostra

Accanto alle Ama, donne che allattano i propri bambini sugli scogli e, dopo ogni immersione in apnea, emettono un fischio simile a quello dei delfini, ci sono le Haenyeo, pescatrici dell’isola di Jesu in Sud-Corea. Non mancano nella mostra di Renaldo Fasanaro le opere xilografiche di Katsushika Hokusai e Kitagawa Utamaro, che arricchiscono di valore antropologico e culturale questa mostra da non perdere.

Esistono ancora, quindi, le sirene? Scopritelo visitando la mostra, fino al 9 agosto 2021 a Salerno.