ll libro “Un uomo con la guerra dentro. Vita disastrata ed epica di Sterling Hayden: navigatore attore traditore scrittore alcolista” di Jonny Costantino (La lucina – 2018) è in uscita a fine agosto con Lamantica Edizioni.
Un affondo in una personalità bigger than life, in cerca dell’uomo tra le ferite sanguinanti di Sterling Hayden
Il nuovo “figlio di carta” del cineasta e scrittore è intimo, imprevedibile e spericolato. Un affondo in una personalità bigger than life in cerca dell’uomo dietro le facce spaccate, e tra le ferite sanguinanti, di Sterling Hayden. E, al contempo, un’ indagine su un “cinema bigger than cinema” che chiama in causa l’autore in qualità di biografo d’eccezione e di cineasta. Jonny Costantino è alla sua seconda collaborazione con Lamantica, dopo l’introduzione a Se scopro un bel libro devo condividerlo con il mondo intero. Estratti del carteggio tra Henry Miller e Blaise Cendrars (2016).
Dopo il romanzo Mal di fuoco (Effigie 2016) lo scrittore procede nella propria discesa negli abissi dell’animo umano, e questa volta lo fa attraverso «la vita disastrata ed epica» di Sterling Hayden: un uomo che è stato tanti uomini
Sterling Hayden, navigatore- attore -traditore -scrittore- alcolista
il titolo del libro è tutto un programma. Un attore: l’indimenticabile protagonista di Giungla d’asfalto di John Huston, Rapina a mano armata di Stanley Kubrick, Johnny Guitar di Nicholas Ray. Un lupo di mare: a 15 anni mozzo, a 19 secondo ufficiale, a 20 capitano su navi da crociera. Un eroe di guerra: combatte sul fronte croato durante il Secondo Massacro Mondiale, viene pluridecorato e riceve una menzione speciale persino dal Maresciallo Tito. Un traditore: da ex comunista collabora con la Commissione per le Attività Antiamericane durante la Caccia alle Streghe e per aver fatto il gioco dei Maccartisti non smetterà di autoflagellarsi fino alla fine dei suoi giorni. Uno scrittore: autore di due bestseller inediti in Italia. Un alcolista: come vediamo nello sconvolgente documentario su di lui del 1983 dall’eloquente titolo Pharos of Chaos. Considerata l’esiguità della tiratura si consiglia a chi fosse interessato di prenotare la propria copia scrivendo all’indirizzo: lamanticacultura@gmail.com.
Un estratto del nuovo libro di Jonny Costantino
Sterling Hayden vive circondato da libri e tracanna pagine come shot: tutte d’un fiato. Legge a voce alta brani del primo libro di Robert Louis Stevenson, An Inland Voyage (1878), il resoconto del viaggio che nel 1876 lo scrittore fece in canoa nell’entroterra belga e francese. Il roccioso Hayden adora il cagionevole Stevenson, malato di sarcoidosi, e s’immedesima in lui, nell’indomito Stevenson, nello Stevenson vagabondo e giramondo. E perché non dovrebbe? Chi più di lui ne ha il diritto? Chi più di questo turbolento che vive su un galleggiante e che, ci arriveremo, ha buttato nel cesso la sua carriera di attore per tornare a navigare e diventare scrittore?
Sterling Hayden è un robusto Stevenson dalla spiccata allure shakespeariana. Lear e Falstaff, in lui, si passano di continuo la palla. Re autodetronizzato e buffone divino, sembra essere lì lì per mettersi a piangere, prima di erompere in una fragorosa risata. Sterling Hayden è un uomo tragico in accezione moderna: non sono gli dei a rompergli le uova nel paniere, fa tutto da sé. È uno che ha interiorizzato la tragedia giungendo a un punto limite dove, delle due, una: o una drastica soluzione in stile Hemingway oppure scollinare nella commedia, far sboccare Shakespeare in Rabelais. Hayden ha scelto la seconda: l’upgrade filosofico della tragicommedia.
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