Dopo la prima, ed intensa giornata di sfilate da Milano, è il momento di vedere cosa ci ha regalato la seconda giornata di FW.

Bottega Veneta:
La collezione di Bottega Veneta, indubbiamente, racconta un uomo sempre in movimento, che non dimentica la classe e l’eleganza. E’ sofisticato, avvolto tra quei materiali pregiatissimi, colorati e abbelliti da fantastiche colorazioni, fantasie e impunture. Interessante come collezione in quanto, dimostra che, seppure con poco, si può essere eleganti facendo attenzione soprattutto alle proporzioni dei pantaloni, a quelle di felpe, maglioni, capispalla e camicie.

Iceberg:
Iceberg propone una collezione in totale movimento, forse disegnata addosso alla frenesia dei giovani, che hanno bisogno di abiti che ricoprano sia il ruolo di eleganti, che di dinamici.

Pantaloni, Giacche e Impermeabili, sono di forme morbide, materiali leggeri e colorazioni o fantasie. Le colorazioni non sono mai vive, solo qualche lieve accenno, ma prevalentemente spaziano dal nero, al grigio, al “marmo” e al blu.

John Richmond:
Richmond ci regala un uomo elegante, che però non rinuncia assolutamente alla sportività, ben visibile con le giacche collegiali. Camicie con fantasie di varia natura, giacche con cuciture a vista e a contrasto, regnano in passerella fantasie con mini situazioni floreali. Ovviamente, viene trasmesso l’animo rock della sfilata, portando con sé creazioni nere contaminate dal bianco per rendere il tutto più strong.

Le stampe delle felpe e dei giubbini, si rifanno troppo a quelle viste l’anno scorso.

Salvatore Ferragamo:
L’uomo di Ferragamo porta con se, anni e anni, di fortissimo impegno nel tener alta la virilità maschile, sminuita dalle collezioni di altri brand che non cito, che tendono sempre a “femminilizzare” i capi. In passerella vediamo delle giacche sahariane sfoderate, confezionate col lino, ai blazer di lana&seta. Colori pressoché estivi, ma con tonalità molto calde.

Sicuramente perfetta per un uomo che non vuole rinunciare alla comodità, ed ovviamente, allo stile.

Vivienne Westwood:
La regina del glam-rock, mi fa sempre impazzire. In passerella, ci mostra, ogni volta capi che non rispettano il focus di “eleganza”, ma quello della “stravaganza”.
Vivienne ci regala abiti avvolti in tessuti fantastici, ricoperti da texture e fantasie altrettanto fantastiche; giochi di size e abiti leggeri quasi in movimento anche se fermi.

Immancabile il cappello oversize, che quest’inverno nella versione meno rigida ha impazzato online grazie a Pharrell Williams.

Calvin Klein Collection:
L’uomo che racconta Calvin Klein è un uomo molto semplice, abbastanza visibile sia per i capi semplici e di facile utilizzo, sia per le cromie di colori utilizzate.

Diciamo che non spiazza molto, lascia un pelo perplessi forse, in quanto nelle precedenti sfilate ha sempre dato lustro di grande eleganza, mentre qui poca fantasia e giusto qualche “gioco di colori”.

Tod’s:
L’uomo di Tod’s incarna a pieno quello che da anni il brand trasmette, ovvero la possibilità di essere eleganti e sportivi allo stesso tempo, dalla calzatura fino all’abbigliamento. Quella che abbiamo potuto vedere è una collezione molto di classe, che racchiude dentro se una bella cerchia di elementi essenziali per essere dei veri “fashion man”.

Missoni:
La maison di Missoni ha passato dei periodi un po “bui” dettati dagli ultimi avvenimenti tragici che hanno coinvolto la famiglia.
La collezione ha un tono molto forte con delle colorazioni molto calde.
I modelli sembrano quasi surfisti pronti a cavalcare la prossima onda a “zigzag”, forse al tramonto.

Proprio così, questa volta Missoni mi fa pensare soprattutto all’estate , che seppure “sobbarcata” di tanti problemi non si lascia “affogare” e torna a galla con una collezione ricca di carisma.

Prada:
Miuccia ogni volta ci regala collezioni davvero fantastiche. Questa volta per inneggiare l’estate decide di far sfilare le sue creazioni in una passerella realizzata sopra una “piscina”.
La collezione, di evidente influenza vintage (come anche le precedenti) non solo per i capi, ma anche per la location, ci mostra abiti dai tagli netti confezionati con le cucitura a vista che danno un senso di “stacco” rispetto al tessuto stesso. Per Prada il Must è indubbiamente l’impermeabile, i pullover con varie fantasie e le colorazioni scure.

Prada come sempre ci fa capire quanto il Made in Italy faccia la differenza.

Antonio Marras:
Penso che la sfilata di Marras sia stata la migliore di tutta la FW. Un inno allo sport, ma soprattutto alla sua terra, la Sardegna. Tagli ricercati, applicazioni a forma, disegno di palloni e colori super vivi, che si rifanno ai colori delle maglie delle varie squadre di calcio, diverse grafiche e pattern super colorati.

Dopo il mezzo “flop” per il suo debutto dell’anno scorso quest’anno ha dato uno schiaffo a tutti. Veramente fantastica.

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Gianmarco
Gianmarco nasce a Cagliari il 5 di Giugno del 1992. Fin da piccolo nutre una forte passione rispetto ad attività creative, come il disegno, il design e l’arte. Diplomato all’istituto per Geometri, non sapendo che strada prendere tra studio e lavoro, decide di dedicare i primi sei mesi post diploma alla ricerca del lavoro (che purtroppo si era nascosto troppo bene), e ad inizio 2012 inizia il suo percorso lavorativo e formativo più importante, che lo accompagna ancora oggi, ovvero quello del Volontariato. Tramite lo stesso, ha avuto la possibilità di lavorare in gruppo, imparare ad amministrare persone, comunicare, dialogare e stendere progetti. Ha frequentato diversi corsi per migliorare le sue competenze, allo IED per specializzarsi nella elaborazione grafica architettonica, corsi linguistici, corsi di formazione professionale come Informatica Avanzata, Editing, Linguaggio Informatico e Social Media Marketing, e i corsi, promossi dalla Fondazione con il Sud, "FQTS" nei percorsi formativi del 2015 in FQTS2020, del 2014 come formazione continua, e del 2013 nell'ambito della Progettazione Partecipata. Tutt'oggi studia Economia e Gestione Aziendale presso l’Università degli Studi di Cagliari. Spinto dalla passione per l’arte, la moda, il design e questa forte voglia di comunicare, apre un sito web improntato su queste sue passioni. Molto importante lo spazio che ha deciso di dedicare per il movimento artistico e creativo all'interno, non lasciando solo spazio all’handmade, ma anche a tantissime altre espressioni di arte e comunicazione. Gianmarco, scriveva per il web magazine giovanile “Sciradì”; è il referente del comparto Giovani dell’associazione di Volontariato “ANTEAS Sardegna”, lavora attivamente all’interno dell’associazione “ANTEAS Sardegna” come progettista, comunicatore e docente di corsi di formazione, è Socio di una ONG, “COOPI Sardegna”, è disegnatore grafico free-lance per progetti Ingegneristici e ha collaborato assiduamente con la Associazione Culturale “The Oddity Box” in tema di Marketing e Social Media. Gli piace impiegare il suo tempo in modo utile, seguendo parecchi congressi, seminari e corsi di formazione per non rimanere indietro rispetto a ogni singolo settore.

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