Una grande istituzione museale si è candidata per ospitarlo, e ora non resta che conoscere il parere delle maison.

Presente a Parigi, Il Musée Galliera, sede di opere di illustri esemplari della moda frnacese e non solo come a Londra, Le le Fashion Galleries del Victoria & Albert Museum che custodiscono collezioni di abiti dal 17° secolo fino agli anni Sessanta del Novecento.

A New York, il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art (MET) accoglie oltre 35.000 capi e accessori di oltre 7 secoli di storia e 5 continenti. Mancante sempre un museo vero e proprio della storia definito tale.

In Italia, papabile è la location di Palazzo Morando un edificio storico ed elegante situato tra le vie del quadrilatero della moda meneghina nonché luogo che ospita periodicamente sfilate ed eventi di moda e costume. La sua però limitata collezione non lo rendi al pari di livello degli stranieri.

Italian Fashion Museum

Ad ovviare il tutto è intervenuto Stefano Boeri, architetto e padre del Bosco Verticale che dal febbraio di quest’anno ricopre anche il ruolo di Presidente della Fondazione La Triennale di Milano. Lo stesso ha dichiarato in occasione di un’intervista intrattenuta durante la Milan Arch Week 2018, la sua volontà di trasformare la Triennale di Milano in un luogo e punto di riferimento globale, anche grazie ad un piano dedicato interamente al museo della Moda di Milano.

La Triennale nasce come Palazzo delle Arti e ambisce a esserlo ancora. Quando diciamo design e moda, nominiamo un rapporto che è nella storia di questa istituzione. Senza arroganza e presunzione, la Triennale si mette a disposizione. Se la moda è interessata, noi ci siamo”, ha dichiarato.

Naturalmente Boeri non si aspetta che tutte le collezioni dei più grandi stilisti mondiali arrivino a Milano ma la speranza di recuperare archivi storici di Armani, Prada, Dolce&Gabbana, Valentino, Ferré e Versace sarebbe già di grande rilevanza.

Laura Savini

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Laura Savini
Laura Savini, nasce a Roma il 10 aprile 1984. Studia lingue dalle scuole superiori, e sceglie di laurearsi in lingue e culture moderne nel 2012. Da sempre attratta dal mondo dello spettacolo e moda, segue un master in comunicazione e moda presso l’accademia romana di costume e moda e raggiunge l’obiettivo prefissato: product manager per eventi. Dal 2013 infatti, collabora per il fashion system attraverso una start up romana, che le permette di conoscere una realtà da sempre sognata. Dai piccoli designer ai pilastri della moda italiana, seguendo passo a passo le produzioni di un grande evento. Viaggia per lavoro dividendosi tra Milano, Firenze, Roma, Cannes, Ginevra…… Casting, fitting, coordinamento backstage e regia sono le attività che svolge quotidianamente. Stella Jean, Au jour le Jour, G. Colangelo, San Andrès, A.Bratis, C. Pellizzari, i giovani; John Richmond, Chopard ed il re del fashion system italiano Giorgio Armani, i grandi con i quali ha collaborato fino ad oggi. “ Credere per riuscire”, il motto che l’accompagna da quando ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda. Ma Laura, non è solo event manager; dopo otto anni di collaborazione in una gioielleria romana, inizia per hobby a realizzare una piccola capsule collection di articoli handmade creati con materiali eco, riciclati e pietre dure. Da Hobby a lavoro, i suoi articoli vengono apprezzati e acquistati tramite un e-commerce dedicato . Inizia una piccola distribuzione sul territorio romano, con un obiettivo preciso: vendita ad ampio raggio…..La speranza e la voglia di creare non finisce mai, basta crederci! Per finire, la passione per la scrittura. Fin da piccola, si cimentava nella scrittura di storie, racconti, favole ed oggi scrive articoli per web magazine. La prima collaborazione arriva con la testata "d-moda" e "gp magazine"…..e non intende fermarsi!

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