Ho avuto il piacere di intervistare il giovane Giovanni Arena, travel creator che sul suo profilo Instagram e TikTok realizza contenuti per gli amanti dei viaggi (anche a €9,99) come lui. Da video riguardo ai luoghi insoliti sparsi per l’Italia a viaggi in giornata Giovanni Arena racconta la sua esperienza con incredibile vivacità e schiettezza.

Come e quando inizia la tua strada sui social?

Dopo la prima laurea in psicologia in Unicatt mi è stato regalato l’Interrail, un mega viaggio in treno che ti permette di visitare veramente tanti posti. In quel momento ho pensato di condividere questa esperienza sui social perché ero orgoglioso del traguardo che avevo ottenuto. Ho riscontrato subito un apprezzamento del mio modo di comunicare su Instagram e così ho pensato di continuare su quest’onda e condividere ogni mio viaggio.

Man mano, ho cominciato a studiare questo mondo e in particolare il digital marketing con l’esperienza di summer school che ho fatto a Boston. Lì, ho continuato a raccontare dei miei viaggi, ma il vero boom sento di averlo raggiunto proprio a gennaio del 2020 con TikTok, quando con la seconda laurea decisi di celebrare il traguardo con un secondo Interrail. A quel punto ho capito che se prima comunicavo solo con le foto ora potevo farlo in modo più efficace con i video. Così cominciò a formarsi una vera e propria community. E ora in questo periodo di stop forzato creo contenuti proprio in funzione della mia community, per far viaggiare con la mente e poi, quando finalmente si potrà, anche fisicamente.

Da studentessa ti ho sempre seguita e non sono mai riuscita a capire come conciliassi viaggi e studio! Il tuo segreto?

Sicuramente, una competenza indispensabile è l’organizzazione. Per quanto riguarda lo studio ho sempre iniziato a studiare da subito, non da dicembre per gennaio, e a volte preferivo scegliere l’opzione da non frequentante per alcune materie in modo tale da potermi organizzare al meglio anche con il lavoro da steward che all’epoca portavo avanti. In generale, sono una persona molto precisa e attenta quindi tutto deve essere fatto al meglio e seguendo una precisa timetable per potermi permettere di viaggiare. 

Quando hai capito che potevi fare della tua presenza sui social un vero lavoro?

Io ho due lavori, uno aziendale e privato, quello per cui mi sono laureato (magistrale in psicologia del marketing in Unicatt), e che tutt’ora svolgo in azienda, e poi quello sui social. Ho cominciato a capire che la mia presenza sui social era sempre più seria quando le aziende mi cercavano. Ricevevo molte email con richieste di collaborazioni o sponsorizzazioni e per correttezza mia e dei miei follower ho sempre e solo accettato quelle che ritenevo valide e che convergessero non solo con i miei valori ma anche con quelli dei miei follower. Cerco sempre di essere una persona autentica e vera, rifiutando anche molte collaborazioni, perché so che le persone si fidano di me e dei miei contenuti, per esempio non accetto mai collab com brand che non ho mai provato. Perché dovrei farlo? Non li conosco! Perché devo consigliarlo? Non fa parte di me e se non mi piace non ci collaboro. Per me queste sono come due vite, due passioni che voglio continuare a portare avanti!

Cosa ti piace di più delle rubriche che realizzi?

Adoro “Luoghi insoliti in Italia”, iniziata in estate 2020 per scoprire l’Italia dopo il lockdown di marzo. Quando viaggio o quando semplicemente cammino per strada osservo molto la città che visito e  tendo a perdermi più che a seguire Google Maps. La mia curiosità per le piccole cose mi porta a scoprire questi tesori nascosti, a chiedermi perché nessuno li conosce e così ne parlo, perché sono queste che possono avere un impatto forte nella nostra vita. Infatti, questo è stato l’anno del riscoprire le cose che di solito facevamo o vedevamo senza alcuna particolare attenzione.

Giovanni Arena

Che rapporto hai con i tuoi follower?

Io mi metto a piangere quando parlo della mia community. Loro sono prima di tutto persone e non semplicemente follower e tanti influencer non lo capiscono o se ne dimenticano. Per questo voglio essere autentico, voglio essere un esempio positivo, un amico di cui ci si fida e da cui si va per chiedere consiglio. Cerco sempre di essere vicino a loro anche con il gruppo Telegram che ho creato che mi permette di abbassare il muro che si crea tra realtà e social.

Mi parli dei viaggi che organizzi con loro?

Non ne ho fatti molti, perché ho cominciato ad avere un vero seguito durante la pandemia. Secondo me, le relazioni più autentiche avvengono durante questi viaggi di gruppo. Questo perché ci si riunisce con persone di ogni età e sembra quasi una terapia, dove ci si confronta con diverse mentalità senza paura di nulla, perché la cosa che lega più di tutto è la voglia di viaggiare (per esempio, quello che ricordo con molto piacere è stato quello in Turchia). Ovviamente, c’è sempre chi preferisce viaggiare solo e lo capisco. Con i miei follower voglio organizzare qualcosa non appena finirà tutto questo periodo incerto. Vorrei organizzare qualcosa all’estero per giugno/luglio, un viaggio naturalistico e all’aperto.

Quali altri sogni vuoi realizzare sia personali che a livello di carriera?

Mi piacerebbe tantissimo partecipare a Pechino Express, un sogno della mia bucket list che vorrei assolutamente realizzare. Personalmente vorrei che il Covid se ne vada perché voglio viaggiare e anche aiutare chi vuole farlo con i miei consigli. Mi piacerebbe anche essere testimonial di Interrail perché adoro quel modo di viaggiare. In generale, vivo il presente, ho paura del futuro quindi cerco di non pianificare troppo e rimanere “saldo a terra”.

Se la tua vita fosse una frase, quale sarebbe?

Sicuramente, “Be grateful.” Personalmente, non riesco ad essere mai soddisfatto completamente, mi lamento sempre per qualcosa, ma in questo ultimo anno mi sono reso conto che le cose di cui mi lamento sono irrilevanti e che devo cogliere le piccole cose ed esserne grato. È un motto che condivido con la mia amica Gloria Schito (@glojoined). Per i viaggi invece, credo che la frase che mi rappresenti sia “I love gypsy life”, una frase della canzone Gypsy di Lady Gaga, la mia cantante preferita. Questa canzone esplica al 100% la voglia di andare e essere “sballotati” da una città all’altra, di viaggiare e conoscere le mille culture del mondo.

Se potessi rivivere un solo viaggio che hai fatto per tutta la tua vita, quale sarebbe?

Io sono cresciuto con serie tv come Sex&The City e Friends, quindi con il classico sogno americano. Quando sono andato a studiare in America stavo vivendo quel sogno, per me è stato il periodo più felice. Studiavo quello che mi piaceva, avevo quelle che ora sono le mie due migliori amiche e riuscivo a coniugare le due cose che più amo, esplorare e gli studi. Vivere in un posto, Boston e New York per quel tempo mi ha fatto capire che è veramente diverso dal viaggiare un weekend o in giornata.”

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Marina Greggio
Innamorata delle lingue e colleziono instancabilmente viaggi. Nel tempo libero scrivo, leggo, corro e mangio. Milano e Londra sono le mie due case, i due posti in cui il mio cuore si divide.

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