(Adnkronos) – Offrire un’analisi complessiva del turismo sportivo in Europa, capire quali possano essere i quadri di riferimento in cui inserire l’Italia e determinare le linee guida per costruire un percorso di crescita del settore. Questi gli obbiettivi che si pone il convegno del 15 e 16 ottobre presso la Sala Azzurra all’Idroscalo di Milano, primo passo del progetto ‘Tourism for Sport’.

“Sarà un convegno di due giornate – spiega alla conferenza di presentazione di oggi a Palazzo Lombardia Andrea Cozzi, uno dei fondatori dell’iniziativa – la prima internazionale con testimonianze sul turismo sportivo all’estero e la seconda tutta italiana nella quale cercheremo di delineare i contorni del settore e fare proposte per farlo crescere”.

Secondo i dati Econstat elaborati per ‘Tourism for Sport’, dal 2007 ad oggi sono aumentati del 25% i flussi di appassionati che raggiungono mete turistiche scelte in base alla possibilità di praticare il proprio sport preferito. “Si tratta – continua Andrea Cozzi – di oltre 10 milioni di persone che si spostano per turismo sportivo, 60 milioni di pernottamenti l’anno per un giro d’affari totale di circa 9 miliardi di euro”. In questo contesto, l’Italia è un territorio che “può ospitare moltissimo turismo” quindi è ora di “organizzare velocemente e proporsi all’estero per fare ancora più business” conclude il fondatore del progetto.

Quello del turismo sportivo è un settore relativamente recente ma in costante sviluppo, anche in tempi di crisi come quelli attuali. I numeri, ricordati dal presidente del Coni Giovanni Malagò in una nota, parlano chiaro: il Pil direttamente legato allo sport è pari all’1,6% della ricchezza prodotta in Italia nel 2011, ma il valore della produzione attivato dallo sport direttamente e indirettamente ammonta ad oltre 53 miliardi di euro, raddoppiando potenzialmente il dato del Pil.

Riguardo la situazione della città di Milano in questo campo, l’assessore allo Sport della provincia di Milano, Cristina Stancari, sottolinea che, quello sportivo, è un turismo su cui “bisogna puntare. Milano purtroppo da alcuni anni non offre opportunità di questo tipo” commenta l’assessore, ricordando l’impegno della provincia per “offrire grandi appuntamenti mondiali, soprattutto in vista di Expo” come i mondiali di canoa e di sci nautico che si terranno tra luglio e agosto 2015.

Più scettico nei confronti del turismo sportivo milanese è Gianni Merlo, presidente Aips (Associazione mondiale giornalisti sportivi). “Gli introiti” in questo settore “possono essere alti, altissimi” ma solo se “si hanno le strutture e si sanno organizzare bene. Milano – conclude Merlo – è un po’ indietro rispetto alle altre grandi città europee. Serve un grosso investimento nello sport perchè, purtroppo, siamo rimasti fermi a 50 anni fa. ”

Fonte: adnkronos.com

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