Nella piccola Cagliari di metà ‘800, città provinciale di nemmeno 40.000 anime, si fa largo una figura dai contorni affascinanti: un medico – per l’esattezza un anatomopatologo – che, una volta formatosi a Pisa, per amore della propria città era tornato a Cagliari ad operare portando con sé conoscenze, apertura mentale e ambizione.

Efisio Marini nell’800 mette a punto un sistema per la pietrificazione delle salme.

Mariniefisio

Al contrario di altri processi con analoga finalità come imbalsamazione o plastinazione (che prevede ad esempio la sostituzione dei liquidi con silicone),  il corpo pietrificato non veniva privato di alcuna delle sue parti bensì immerso in vasche apposite colme di un mix di sali metallici.  Inoltre tale processo consentiva il mantenimento dell’incarnato originale e dell’elasticità dei tessuti.

La formula messa a punto da Efisio Marini è ancora oggi in parte sconosciuta ed è stata ristudiata solo di recente, grazie alla volontà di un team di ricerca dell’Università di Cagliari che nel 2006 ha riesumato il corpo del cagliaritano più celebre pietrificato dal Dottor Marini: Pietro Martini.

Pietro Martini, storico e letterato dell’800 sardo, fu noto soprattutto per le biografie e i trattati storici sulla Sardegna.  Alla morte dell’illustre personaggio Efisio Marini chiese immediatamente autorizzazione alla famiglia per poter applicare sul corpo dello storico la pietrificazione, e così dimostrare alla sua amata città e ai suoi scettici cittadini, una volta per tutte, la validità del proprio sistema.

Condotto dunque il corpo di Pietro Martini presso un’edicola dell’oratorio del cimitero cittadino, operò col suo sistema e, rivestita la salma e sistematala in posa ufficiale, le fece scattare una fotografia le cui copie iniziarono a girare per i negozi cagliaritani come una sorta di macabro souvenir. Nei giorni seguenti inoltre, lo stesso Marini portò in visita i cagliaritani al cospetto dello storico pietrificato.

A dispetto però del trionfo scientifico e delle sue speranze, Efisio Marini dovette scontrarsi con il sarcasmo, lo scetticismo e la chiusura culturale di una Cagliari ancora troppo provinciale e retrograda che, non riconoscendo il suo operato e ponendolo al centro di critiche, beffe e maldicenze, lo costrinse a trasferirsi a Napoli. Nella capitale partenopea diversamente, egli trovò un fervente ambiente culturale che lo avrebbe portato a sviluppare nel primo periodo un brillante percorso accademico.

Oltre alla pietrificazione di  numerose persone appartenenti ad agiate famiglie della penisola, Efisio Marini si rese celebre per i curiosi “oggetti” costruiti con parti di corpo pietrificate.  Proprio nel Museo Anatomico di Napoli è ancora oggi conservato un tavolino decorato con una fantasia di sangue, bile, fegato ad altre parti anatomiche, sul quale poggia la mano pietrificata di una giovane donna. Un’analoga mano è custodita a Sassari, presso la Collezione del Dipartimento di Scienze Biomediche, questa volta adagiata dentro un cofanetto.manosassari

Ma il pezzo sicuramente più prezioso è l’oggetto regalato a Napoleone III durante l’Esposizione Universale di Parigi del 1867, dopo che il sovrano si complimentò con Marini per la qualità delle sue opere:  lo studioso ricambiò con un tavolino, sempre composto da parti anatomiche pietrificate e sempre connotato da una macabra attenzione all’estetica e al decorativismo, e recante questa volta in cima un piede pietrificato. Il tavolo era altresì dotato  di un sistema che consentiva alle varie parti pietrificate un movimento meccanico.

Il cimelio è tuttora conservato e visibile al Musée d’Histoire de la Médecine di Parigi.

La figura di Efisio Marini, varie volte riemersa in ambito accademico, è tuttavia sempre rimasta lontana dalla conoscenza generale dei suoi concittadini; almeno fino al 2001, quando viene pubblicato il noir  “Lo stato delle anime” di Giorgio Todde.  Nel romanzo Efisio Marini diviene un detective che, invocato dalla comunità di un paese immaginario del sud-est Sardegna (Abinei, forse identificabile con Baunei),  per risolvere un misterioso caso di omicidio fa uso del proprio sapere scientifico e del suo bizzarro metodo di conservazione.

todde Il romanzo sarà solo il primo di una fortunata serie di noir con protagonista Marini e  nei quali la psicologia e l’indole dei personaggi  si fonderanno sapientemente con l’affresco sociale e ambientale di una Cagliari e una Sardegna ottocentesche.

I libri di Giorgio Todde, editi da Il Maestrale, possono essere facilmente reperiti in libreria o nei cataloghi on-line. Dettagliate informazioni su Efisio Marini e sulla sua bizzarra e affascinante figura invece, sono riscontrabili nel sito: www.efisionarini.info , curato dallo storico Corrado Zedda, il quale partecipò in prima persona alla riesumazione del corpo di Pietro Martini.

Fonte immagini: wikipedia (Efisio Marini), frontal-cortex (tavolo), Università di Sassari (mano)

Claudia Caredda

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Claudia Caredda
Laureata presso La Sapienza in "Comunicazione della Conoscenza per le Imprese e le Organizzazioni", dal 2008 opera nel settore del turismo all'interno di un'agenzia di incoming focalizzata sulla Sardegna, per la quale cura l'immagine aziendale e sviluppa itinerari turistici e culturali ad hoc. Appassionata d'arte e dell'insolito."

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