Condividi Select Languageالعربية简体中文NederlandsEnglishFilipinoFrançaisDeutschGreekItaliano日本語PolskiPortuguêsRomânăРусскийСрпски језикEspañolSvenskaTürkçe “Dolor y Gloria” è “la storia di una serie di incontri, alcuni fisici e altri ricordati dopo decenni da un regista nel suo declino” Select Languageالعربية简体中文NederlandsEnglishFilipinoFrançaisDeutschGreekItaliano日本語PolskiPortuguêsRomânăРусскийСрпски језикEspañolSvenskaTürkçe https://www.instagram.com/p/BxAFcDPouqI/ Un breve video tratto dal film “Dolor y Gloria”, Fonte Instagram @ dolorygloriait Dolor y Gloria, il nuovo film autobiografico diretto da Pedro Almodovar, con Antonio Banderas e Penélope Cruz, uscirà nei nostri cinema il 17 maggio. La pellicola, che sicuramente suscita grande curiosità e attenzione, è un viaggio toccante del regista nei ricordi e negli amori perduti. Ma anche il percorso emozionale, vibrante e meraviglioso che si compie nella vita di ognuno di noi. Il ventunesimo lungometraggio di Almodóvar, come ha dichiarato lo stesso regista, è “la storia di una serie di incontri, alcuni fisici e altri ricordati dopo decenni, da un regista nel suo declino”. Verrà presentato in concorso alla settantaduesima edizione del Festival di Cannes. Un film autobiografico che racconta primi e secondi amori,madre, mortalità, gli anni ’60 e ’80, il presente. E il vuoto prima dell’impossibilità di continuare a fare film” https://www.instagram.com/p/Bw2HFk7BbuU/ Un frame del film, Fonte Instagram @dolorygloriait Nel nuovo lavoro del regista più popolare del cinema spagnolo, e rinomato anche a livello internazionale, Salvador Mallo (Antonio Banderas) è un filmmaker in declino che ricorda con nostalgia tutta la sua vita passata. L’infanzia negli anni ‘60, quando emigrò con i suoi genitori a Paterna, un comune situato nella provincia di Valencia, in cerca di fortuna e di una vita migliore. Il primo grande amore a Madrid durante gli anni ottanta e il successivo dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo e palpitante. Infine, la consolazione nella scoperta della scrittura come unica terapia per dimenticare l’indimenticabile, la precoce scoperta del cinema ed il senso del vuoto, l’incommensurabile vuoto, causato dall’impossibilità di continuare a girare film. Dolor y Gloria parla dell’arte e della creazione artistica che dà significato, dell’impossibilità di separare questa dalla vita reale Il nuovo film del regista di La mala educación ha per oggetto quindi la creazione artistica che dà significato e speranza alla vita stessa. Esemplificativo della relativa difficoltà di separare quest’ultima dalla propria vita. Infatti, il protagonista sente l’urgente necessità di narrare alcuni episodi più significativi della sua esistenza. E in questa necessità trova la sua salvezza. Condividi Qual è la tua reazione? emozionato 0 Felice 0 Amore 0 Non saprei 0 Divertente 0 Valeria GennaroGiornalista, redattore di moda e beauty, cinema editor. Cultrice della materia in storia del cinema con la passione per la moda, i bijoux e la social communication. Laureata magistrale in Teoria e filosofia della comunicazione e laureanda in Scienze filosofiche. Neuro Linguistic Programming Master Practitioner. Collabora con "La Gazzetta del Mezzogiorno" ed è caporedattore del giornale "Alpi Fashion Magazine" Website Twitter Facebook Instagram
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