Il mondo della moda è in continua evoluzione e spesso è difficile trovare qualcosa di nuovo e originale. Tuttavia, Simon Cracker ha deciso di andare oltre i confini dell’ordinario e di creare una collezione che rappresenta un paradosso felice ma con un sotto-testo inquietante: Vivere in Teoria.

Partendo da una frase provocatoria “Un giorno andrò a vivere in teoria, perché è in teoria che va sempre tutto bene”, il brand Simon Cracker ha creato una collezione unica e originale che cerca di sfidare le convenzioni della moda.

La collezione Vivere in Teoria è un patchwork di tessuti, dove le t-shirt dei primissimi rave Acid House del 1988 e lo smile (che sono stati ridisegnati in teoria) si uniscono alle righe e ai trench per bene del villaggio de ‘Il prigioniero’ (la prima serie televisiva ‘mindfuck’ negli anni ’60). Le stampe realizzate con la tecnica della cianotipia sono ispirate al ‘Codex Seraphinianus’ e fanno a pugni con i volti inquietanti delle bambole Blythe e delle Lalaloopsy che pendono da borse ‘ad accumulo’.

La collezione è stata realizzata attraverso il processo di upcycling e di capi one-of-a-kind, dove ogni pezzo è unico e non ripetibile. Inoltre, per la prima volta, è stata creata una parte di merchandising più semplice da comprendere e vendere.

Simon Cracker ha collaborato con giovani studenti di moda come Iris Indrigo e Tommaso Pila, Francesca Mitolo di Tee-share, Giovanni Mareschi di Laboratorio Riciclo Pelle, Enrica Ramilli di Da Quy per le calzature, Stellina Fabbri e Michela Crippa per i bijoux e Susi Foschi, ricercatrice di materie prime da crackerizzare. Tutti questi collaboratori hanno contribuito a creare una collezione unica e originale.

La sequenza delle uscite di questa sfilata è stata fatta in maniera totalmente casuale, mentre la soundtrack è la somma dell’adolescenza di Simone e quella di Filippo.

Simone Botte e Filippo Biraghi

La collezione è dedicata alla gente dell’Emilia Romagna, che canta spalando il fango. Vivere in Teoria è una collezione che sfida le convenzioni della moda e rappresenta una dichiarazione di intenti per un futuro più sostenibile e creativo. Questa collezione è un invito a vivere in teoria, dove tutto è possibile e dove la moda può diventare una forma d’arte.

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Redazione
Alpi Fashion Magazine è una testata giornalistica che tratta argomenti di moda,arte nuovi stili, eventi, talenti e mode contemporanee. Il suo obiettivo è quello di rendere il mondo della moda multimediale e accessibile. Testata giornalistica Autorizzazione Tribunale di Cagliari – Numero ruolo: 02/16 del 12/04/2016

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