On stage è un progetto ideato da Manuel Canelles, regista, coach teatrale che utilizza il linguaggio dell’arte visiva. E in generale con l’utilizzo di video, installazione e performance riesce a plasmare narrativa integrando insieme diversi codici espressivi. Il tutto con scopo interdisciplinare e pedagogico. Classe 1976, laurea in discipline dello spettacolo e delle arti visive, Manuel Fanni Canelles si è formato al Teatro Stabile di Trieste sotto la direzione di Mario Licalsi.

Ha partecipato a spazi espositivi di rilievo internazionale come la Biennale d’arte di Venezia; Artissima di Torino e Art Fair, Bologna / Biennale
della musica, Zagabria / MMSU. Ed ancora, ha presentato le sue opere al Museo dì arte moderna e contemporanea Rijeka (HR), all’ArtVerona e al Museo del Louvre di Paris
. L’ultimo documentario “Beyond Strain” è vincitore di numerosi Awards internazionali.

Studiando il linguaggio comunicativo e le varie forme espressive, il regista analizza il rapporto tra la realtà e la sua rappresentazione. Tra l’attualità e la costruzione mediatica. Un continuum tra realtà e finzione, in cui entrambe si mescolano senza nette linee di demarcazione. On stage rispecchia proprio questo fluire inconscio, di cui si è consapevoli solo per la punta dell’iceberg. E che in realtà nasconde un retroterra più profondo oggetto sì di controllo, ma da parte degli altri e non di noi stessi. E’ l’effetto della manipolazione mediatica, dei mainstream che condizionano l’agire quotidiano di ognuno. Si tratta degli interessi “forti” perpetrati dagli stakeholders economici, sociali e politici che governano il mondo. E che mediante opportune strategie di persuasione, orientano i gusti e le scelte, limitando la libertà individuale. Il progetto cinematografico “On Stage” nasce proprio da una necessità di confronto su queste dinamiche.

Il mosaico espressivo di Manuel Canelles, con l’aiuto di altri sociologi e registi, racconta il labile confine tra realtà e finzione

Il trailer di On Stage ideato dal regista Manuel Canelles

Un confronto tra sociologi, scrittori e registi che, lavorando sulla realizzazione di un testo, ne hanno costruito una drammaturgia ad hoc. Ed è questo solo il primo di tanti momenti, che culmineranno in una seconda tappa. Questa tappa si svolgerà a Barcellona dal 17 al 27 luglio 2019, dove gli spazi di Espronceda si trasformeranno in un laboratorio esperienziale. E poi, la sera del 25 luglio Canelles inviterà il pubblico ad un open studio. Durante quest’occasione lo spettatore sarà chiamato a intervenire nella costruzione dell’opera. E inoltre sarà coinvolto come soggetto attivo e partecipe, parte integrante e protagonista di un processo creativo in itinere. Il progetto, infatti, è un work in progress, in continua evoluzione e gli interessati potranno intervenire, ponendo domande, questioni o osservazioni sul progetto stesso.

Infine, le esperienze prodotte in Italia e in Spagna attraverso l’interazione tra esperti e pubblico costruiranno l’opera finale. Essa poi sarà presentata in numerosi contesti espositivi. Il progetto sarà accompagnato da un prodotto editoriale che ripercorrerà, in modalità interattiva, l’intera costruzione del processo artistico. 

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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