Dopo le passerelle della fashion week, vediamo una nuova collezione Prada dove emerge il concetto di umanità, semplicità e modestia in un solo stile di stampo poetico.

Prada non mira a fare grandi cose, dopo la sfarzosità di passerelle passate ha la necessità di far parlare della maison in chiave diversa, comunica Miuccia Prada.

Il mood dell’uomo Prada mira a far spogliare ciascuno di eclatanti grandezze, lusso, mirando piuttosto ad un’autorappresentazione di se stesso attraverso l’abbigliamento.

In passerella completi di ispirazione anni 70, velluto e righe, trench di lana, maglioni, panorami stereotipati e mazzi di fiori voluti nella collezione come stampe. Ricami  e disegni per sottolineare la debolezza, il rispetto del designer in un momento in cui sembra tornare in auge la prepotenza di cui teme gli effetti.

Il risultato più difficile è stato quello di raggiungere un equilibrio con una società mediatica. Niente arte ma solo attualità.

Toglie il make up dalla sfilata come gesto simbolico.

La sequenza di abiti modesti nasconde in realtà profonde domande della nostra contemporaneità: difficile e pazza allo stesso tempo.

Gli accessori di pelliccia sono esagerati ed eccentrici laddove il vestiario è scialbo, anonimo. Le collane di conchiglie e pelo di pecora completano il look quotidiano di un impiegato mentre le maglie con i fiori si contrappongono alle valigette 24 ore di quei viaggiatori che oggi non esistono più.

 

Maestria di gioco femminile e maschile insieme, il nuovo show di Prada convince il pubblico per l’input del designer di snobbare l’argomento del quotidiano e non farsene scudo.

Prada è riuscita a trasformare il pensiero e l’osservazione in abito.

Laura Savini

Qual è la tua reazione?

emozionato
0
Felice
0
Amore
0
Non saprei
0
Divertente
0
Laura Savini
Laura Savini, nasce a Roma il 10 aprile 1984. Studia lingue dalle scuole superiori, e sceglie di laurearsi in lingue e culture moderne nel 2012. Da sempre attratta dal mondo dello spettacolo e moda, segue un master in comunicazione e moda presso l’accademia romana di costume e moda e raggiunge l’obiettivo prefissato: product manager per eventi. Dal 2013 infatti, collabora per il fashion system attraverso una start up romana, che le permette di conoscere una realtà da sempre sognata. Dai piccoli designer ai pilastri della moda italiana, seguendo passo a passo le produzioni di un grande evento. Viaggia per lavoro dividendosi tra Milano, Firenze, Roma, Cannes, Ginevra…… Casting, fitting, coordinamento backstage e regia sono le attività che svolge quotidianamente. Stella Jean, Au jour le Jour, G. Colangelo, San Andrès, A.Bratis, C. Pellizzari, i giovani; John Richmond, Chopard ed il re del fashion system italiano Giorgio Armani, i grandi con i quali ha collaborato fino ad oggi. “ Credere per riuscire”, il motto che l’accompagna da quando ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda. Ma Laura, non è solo event manager; dopo otto anni di collaborazione in una gioielleria romana, inizia per hobby a realizzare una piccola capsule collection di articoli handmade creati con materiali eco, riciclati e pietre dure. Da Hobby a lavoro, i suoi articoli vengono apprezzati e acquistati tramite un e-commerce dedicato . Inizia una piccola distribuzione sul territorio romano, con un obiettivo preciso: vendita ad ampio raggio…..La speranza e la voglia di creare non finisce mai, basta crederci! Per finire, la passione per la scrittura. Fin da piccola, si cimentava nella scrittura di storie, racconti, favole ed oggi scrive articoli per web magazine. La prima collaborazione arriva con la testata "d-moda" e "gp magazine"…..e non intende fermarsi!

Ti potrebbe piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.