Sarà la città di Torino ad ospitare il celebre attore inglese Rupert Everett. Martedì 10 aprile, al Cinema Massimo, per l’anteprima nazionale del suo attesissimo The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde. Film che segna il debutto alla regia di Rupert. Del biografico e drammatico The Happy Prince il regista ha scritto anche la sceneggiatura ed è interprete (recita nel ruolo di Oscar Wilde). La pellicola è stata già presentata in anteprima mondiale al Festival di Berlino, e suscita molta curiosità.
A Torino l’anteprima nazionale del film incentrato sugli ultimi anni di vita di Wilde
Rupert Everett, uno dei primi attori gay ad aver fatto coming out, presenzierà alla 33/a edizione di Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions. La rassegna sui temi Lgbtqi più antica d’Europa.La serata sarà introdotta dal saluto di Rupert Everett, del presidente del Museo Nazionale del Cinema Laura Milani e del presidente e della direttrice del Lovers Film Festival, Giovanni Minerba e Irene Dionisio. Come si legge in un comunicato Ansa: “Il regista e attore britannico sarà protagonista di un dibattito dopo la proiezione”.
Il film sarà disponibile nei cinema italiani dal 12 aprile
Sul set, accanto al regista, l’impeccabile Colin Firth e la brava Emily Watson. Nella pellicola, come si vede già dal movimentato trailer, il regista ha voluto trattare il lato più intimo, e fragile, di Wilde. Del genio irlandese “che visse e morì per amore”.
Oscar Wilde: da ricco dandy a vagabondo sdentato
In particolare, in The Happy Prince si racconta la storia del suo esilio, dopo i due anni di prigione (accusato di sodomia e tradito dal suo crudele compagno “Bosie”) comincia a girare il mondo e va anche a Napoli sempre con Bosie che intanto ha ricevuto la lunga lettera inviatagli dalla prigione. Come si legge in un comunicato Ansa, “il film è stato girato tra Inghilterra, Francia e Italia” e si arricchisce di dialoghi in tre lingue . “Ci ho messo 12 anni a progettare questo lavoro. Il mio Oscar Wilde – ha dichiarato il regista- sarà come un vagabondo. Un uomo che alla fine si riduce in miseria, diventa sdentato, un personaggio non letterario. Ma che assomiglia più ad una rockstar».
Il compagno “Bosie” e lo “scandalo Oscar Wilde“
Lord Alfred Bruce Douglas, soprannominato “Bosie”, è stato un poeta, scrittore e traduttore britannico che viene ricordato per il fatto di essere stato il compagno dello scrittore Oscar Wilde. Sebbene Bosie abbia tradito Wilde, Wilde gli avrebbe invece consegnato l’immortalità.
Durante la sua permanenza nel carcere di Reading – si ricorda – Oscar Wilde scrisse una lunga lettera all’amante Bosie, oggi uno dei capolavori della letteratura, con il titolo De Profundis. Una delle due copie della lettera fu inviata a Douglas, che negò di averla ricevuta. Dopo la scarcerazione di Wilde, i due amanti convissero per breve tempo in Italia. Ma nella città partenopea Bosie abbandonò definitivamente lo scrittore irlandese, forse temendo di essere diseredato dalla sua famiglia facoltosa.