Sviluppo Sostenibile: equilibrio tra esigenze e rispetto ambientale; tutela per le future generazioni.

In un’epoca in cui il mercato ci propone beni di ogni genere, è diventato difficile privarci di quello che è ormai il nostro concetto di benessere.

Ricerca continua di  ciò che è veramente necessario o una questione di status symbol?

Cellulare superaccessoriato di funzioni “indispensabili”? Shopping per un reale bisogno o per avere l’ultimo modello di tendenza?

In una società consumistica dove assume importanza l’apparenza, ciò che si vuole che gli altri vedano sembra essere ciò che noi vogliamo.

Tutto appare indispensabile e così ogni oggetto diventa velocemente vecchio, un concetto che nulla ha a che fare con l’usura bensì con l’immagine e spesso con il bisogno di rinnovarsi nella rincorsa illimitata verso una meta che possa dare una soddisfazione materiale e un riscontro nella società.

christianchan/123RF

Un comportamento non “sostenibile” di cui ne fa le spese la Terra con un consumo smisurato di risorse spesso non rinnovabili e, inevitabilmente, una produzione eccessiva di rifiuti, non sempre correttamente smaltiti.

Anche i giovani sono ormai inglobati nel vortice del consumismo ma la moda è anche innovazione, nuove idee e controtendenza; così “l’usa e getta” richiama soluzioni alternative, in un’ottica di sostenibilità.

Un atteggiamento “eco friendly” a sostegno della natura, con riduzione, riuso, riciclo, raccolta, recupero, le cinque R di un comportamento dettato dalla scelta consapevole di una Terra sana.

Ethical fashion”, una moda orientata verso la responsabilità ma anche una scelta di qualità, non rinuncia ma valorizzazione della “produzione sostenibile”, del Made in Italy e dell’artigianato.

Due capi Tiziano Guardini

Eco green” per rispettare l’ambiente e favorire i cicli produttivi senza utilizzo di sostanze tossiche e a favore dei prodotti biodegradabili e delle risorse rinnovabili.

Una moda sostenibile che richiede l’impegno e il coinvolgimento responsabile dei consumatori e delle aziende che possono e devono intraprendere percorsi di produzione ecosostenibile.

Daniela Marras
In collaborazione con i suoi alunni della 1°AFM

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Daniela Marras
Daniela Marras è nata in Sicilia ma vive da sempre a Cagliari dove si occupa di formazione. Laureata presso l’Università di Cagliari in biologia, è da sempre appassionata a tutto ciò che è scientifico, dalla matematica alle materie inerenti alla propria formazione, incentrata soprattutto sulla genetica. Ha svolto per anni attività di analisi di laboratorio in vari ambiti; presso l’Università Cattolica si è occupata di chimica e genetica umana, creando le basi per le successive attività. Ha compiuto studi sulla salubrità delle acque potabili sia dal punto di vista chimico che batteriologico. Si interessa di tutto ciò che è estetica, cercando metodi naturali ed anche valutando ciò che il mercato offre per venire incontro alle esigenze, in particolare delle donne. Ha cercato di sfruttare le proprie conoscenze per stabilire quelli che possono essere i metodi di miglioramento dell’estetica, metodi che si basano sulla salvaguardia del benessere interiore.

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