The Post, il nuovo lungometraggio diretto da Spielberg, che vede come protagonisti due titani della recitazione, Meryl Streep e Tom Hanks, ha ricevuto sei nomination ai Golden Globe 2018 ed è uno dei titoli più attesi del 2018.
Il film arriverà nelle sale italiane il primo febbraio e sarà probabilmente in gara per gli Oscar.
Libertà di stampa ed emancipazione femminile
Spielberg ha deciso di misurarsi con temi ancora attuali.
La battaglia per la libertà di stampa che il Washington Post intraprese nel 1971 per pubblicare i Pentagon Papers è il concept della pellicola che ha punti di contatto con il presente.
Si potrà “gustare” sul grande schermo una Meryl con lo scettro del quarto potere.
La donna prima cercherà conforto e consiglio. Poi arriverà a decidere da sola, consapevole della sua posizione e favorevole all’indipendenza della stampa.
Sono on line i character poster italiani
Comingsoon ha pubblicato i poster italiani dei personaggi che ritraggono la Streep nel ruolo dell’editrice del Washington Post Kaye Graham e l’attore che interpreta il redattore capo Ben Bradlee.
La battaglia per la pubblicazione dei Pentagon Papers
The Post racconta la storia dei “Quaderni del Pentagono”. Documenti top secret del Dipartimento della difesa USA che presentavano uno studio approfondito sulle strategie e i rapporti del governo con il Vietnam nel periodo che va dal 1945 al 1967. Furono pubblicati sul New York Times e sul Washington Post.
Il film è quindi ambientato all’inizi degli anni 70, con la Guerra del Vietnam agli sgoccioli, ed è ispirato a fatti veramente accaduti.
“New York Times” comincia a pubblicare alcuni documenti top secret raccolti dal Pentagono relativi all’impegno Usa nella guerra in Vietnam, dai quali emerge che per decenni il governo statunitense ha mentito alla gente sulla reale portata della missione nel Sud est asiatico.