ll velo islamico debutta in passerella durante la settimana della moda milanese.
L’indossatrice somalo-americana Halima Aden per la prima volta in Europa, sfila coperta, con il velo simbolo della sua religione, oggi sulla passerella di Alberta Ferretti.
Passato difficile. Nasce in un campo profughi del Kenia, naturalizzata americana, la diciannovenne Halima vive negli Usa da quando aveva 6 anni, è matricola in Storia alla Saint Cloud State University nel Minnesota e da musulmana osservante porta regolarmente l’hijab.
L’anno scorso aveva partecipato a Miss Minnesota in burkini e la scorsa settimana ha debuttato in passerella con il suo hijab per la collezione Yeezy Season 5 di Kanye West.
Il suo obiettivo è quello di trasmettere un nuovo significato di bellezza legato alla diversità della sua terra.
Vuole cercare di promuovere la bellezza della donna islamica, dandole spazio nella società.
“Ho scelto l’amore, perché le nazioni che non sono solidali, sono destinate a crollare. Sfilare oggi per Alberta Ferretti, una delle grandi designer della moda durante la fashion week di Milano, è senza dubbio un momento decisivo della mia carriera di modella“, commenta la modella.
Modella del gruppo IMG Model di NY, che cura donne del calibro di Gigi e Bella Hadid, Elsa Hosk e Sasha Luss, che sfileranno anche loro dalla Ferretti.
“Sono onorata e non vedo l’ora di uscire in passerella per lei, dice. Il look che ha scelto per me mi fa sentire forte Una nuova versione di donna autentica per rappresentare la stilista, la stessa rappresenta una delle tante personalità femminili del nostro presente, dove vorrei che ci fosse sempre più spazio per la convivenza delle diversità“.
Scelta naturale la sua perché il suo obiettivo è quello di non porre barriere tra gli esseri umani e tra culture.
Dopo Alberta Ferretti, a Milano, Halima è stata protagonista anche per Max Mara.
Laura Savini