Pellicole cinematografiche, film e serie Tv disponibili per la visione su nuove piattaforme di streaming  come Netflix, hanno un reale ascendente sul mondo del fashion.  L’epidemia di COVID-19 ha contribuito a rendere questa influenza ancora più forte nel caso del piccolo schermo, perché, in periodi caratterizzati da pesanti restrizioni, la Tv, il personal computer o lo smartphone, sono state le principali fonti di intrattenimento e di evasione. Un dato che non sorprende, e che ci arriva dal Guardian, riguarda la crescita costante del numero delle aziende che hanno annunciato il merchandising per i fan.

Moda e serie Tv, ecco come si dettano le tendenze di stile

Quando la stagione annuale degli show dell’industria di moda è stata interrotta, serie Tv come I May Destroy You, The Queen’s Gambit, The Crown e I Hate Suzie  hanno cominciato a dettare i trend di moda. Vogliamo vestirci come loro, come teenager in cerca di successo, come le donne indipendenti o in cerca di autoaffermazione che vediamo nelle serie Tv che ci piacciono anche per le immagini, per la cura dei costumi e per i colori sgargianti e metropolitani. Non solo perché ci divertono. Sex and the City e Killing Eve, per citarne alcune, ma anche le nuove tranche di episodi della seconda stagione, disponibili su Netflix, di Valeria o di Control Z.

Moda e serie Tv, streaming e serie hanno offerto i  luoghi ideali per le narrazioni di moda in pandemia

La docente di comunicazione Angela McRobbie spiega in una intervista inglese come la crisi pandemica abbia causato enormi ripercussioni sull’industria della moda e “una corsa alla ricerca di nuovi media”. “Infatti la Tv e il fenomeno dello streaming – prosegue – hanno fornito  i luoghi ideali per costruire narrazioni di moda attraverso la serie, per poi assumere una vita propria (sui social media). E gratuita per i marchi”.

In futuro si potrà ordinare una borsa, una giacca o un vestito, durante la visione, e riceverlo in meno di 24 ore

Non è un caso che Netflix abbia lanciato uno shop online nel mese di giugno e che, ad esempio,  Love Island, il programma televisivo italiano prodotto da Discovery Italia e Fremantle, trasmesso sul servizio di streaming a pagamento Discovery+, consenta di poter acquistare gli outfit sfoggiati dai concorrenti  nello show tramite app, e appena dopo la registrazione della trasmissione. La professoressa McRobbie ha le idee chiare in merito e  crede che questo sarà il futuro: “Emulando i modelli creati da aziende come Farfetch e Net-a-Porter  il lavoro logistico consegnerà  un vestito, una borsa o una giacca  da Call My Agent!  ordinato durante la visione, a portata di mano,  in meno di 24 ore”.

valeriagennaro@alpifashionmagazine.com

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Valeria Gennaro
Giornalista, insegnante, fashionista e cultrice della materia in storia del cinema con la passione per la moda, i bijoux e la social communication. Laureata magistrale in Teoria e filosofia della comunicazione e laureanda in Scienze filosofiche. Neuro Linguistic Programming Master Practitioner. Collabora con "La Gazzetta del Mezzogiorno", Cinematographe, Fashion Life, ed è caporedattore del giornale "Alpi Fashion Magazine" e del relativo supplemento sul lusso Luxury Style Mag

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