A due ore da Milano, Mantova è perfetta per una gita fuori porta in giornata. Nonostante sia una città piccolina, è davvero un concentrato di meraviglie culturali, tant’è che nel 2016, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha insignito Mantova del titolo di capitale italiana della cultura.

Mantova

Città dei Gonzaga, una delle più note famiglie principesche d’Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo. I Gonzaga governarono Mantova dal 1328 al 1707. La loro grande fama è anche legata al fatto di aver promosso, per diverse generazioni, la vita artistica e culturale al più alto livello, con la loro collezione detta la “Celeste Galeria”. Ma anche città di Andrea Mantegna, pittore che realizzò la decorazione della Camera degli Sposi, affrescata nel Castello di San Giorgio nel complesso di Palazzo Ducale.

Cosa vedere a Mantova

Iniziamo il nostro percorso dal Castello di San Giorgio e il Museo di Palazzo Ducale – in Piazza Sordello, che potete visitare acquistando il biglietto combinato. Entrambi sono i monumenti più distintivi della città. Il castello è a pianta quadrata con quattro torri angolari e fu fatto costruire da Francesco I Gonzaga nel 1395. Al suo interno trovate uno degli affreschi più celebri di Andrea Mantegna nella Camera degli Sposi, un capolavoro di pittura rinascimentale. Palazzo Ducale è la più antica fra le residenze in cui abitarono i Gonzaga, costruito tra il XIII e il XVIII secolo, è considerato il più grande complesso architettonico museale italiano che al suo interno racchiude ampie stanze, affreschi, chiese, portici, torri, cortili e giardini.

Camera degli Sposi Mantova

Raggiungete poi Piazza delle Erbe, la piazza principale della città e una delle più caratteristiche, così chiamata perché da tempo vi si svolge il tradizionale mercato di frutta e verdura. Nella piazza domina il Palazzo della Ragione e la Torre dell’Orologio, che fu costruita nella seconda metà del Quattrocento dal matematico e astrologo Bartolomeo Manfredi. L’orologio non segna solo le ore, indica i segni zodiacali, le ore planetarie, i giorni della Luna e la posizione degli astri. E pensate che è in funzione dal 1473!

Nella piazza troverete anche la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa dalla pianta rotonda più antica della città. Non ci sono documenti a testimonianza ma dalla sua peculiare architettura si ipotizza che sia stata fondata tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII per desiderio della contessa Matilde di Canossa.

piazza delle erbe Mantova

Un altro edificio molto particolare è la Casa del Mercante, con la sua facciata rinascimentale meravigliosa. Costruita nel 1455 per volere del mercante di tessuti Giovan Boniforte da Concorezzo come casa-bottega, la facciata è decorata con motivi tardo gotici e orientali, in ricordo dei suoi viaggi in oriente.

Casa del Mercante Mantova

Adiacente a Piazza Erbe, potrete visitare la Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti. La Basilica ha una pianta a croce, l’interno è finemente decorato con soffitti a cassettoni e accoglie opere d’arte di artisti noti come Correggio e Mantegna, quest’ultimo sepolto all’interno della basilica. Nella cripta della basilica sono custoditi i Sacri Vasi che contengono la terra del Golgota intrisa del sangue di Gesù, portata a Mantova da Longino, il soldato romano che aveva trafitto Gesù con la sua lancia.

Basilica di Sant'Andrea Mantova

Gironzolando per le vie del centro, e dirigendovi verso Palazzo Te, percorrete Via Roma così da raggiungere il Mercato Contadino e la loggia delle Pescherie Giulio Romano, un edificio storico di Mantova dedicato al commercio del pesce.

loggia delle Pescherie Giulio Romano Mantova

Camminando sempre dritti raggiungerete con molta facilità Palazzo Te, una delle residenze dei Gonzaga, che si nota anche dallo splendido e gigantesco giardino. Il complesso venne costruito nel 1500 dall’architetto Giulio Romano per volere di Federico II di Gonzaga che desiderava un rifugio dagli obblighi di corte e un luogo appartato dove dedicarsi unicamente allo svago e al divertimento. Qui, oltre a diversi ospiti illustri, ha dimorato anche la sua amante Isabella Boschetto, a cui sono dedicate stanze e affreschi. Il palazzo non contiene più il mobilio dell’epoca ma il vuoto delle stanze è perfettamente contro bilanciato da affreschi meravigliosi che vi faranno rimanere a bocca aperta. La Camera di Amore e Psiche e la Camera dei Giganti da sole valgono la vista.

Sala dei Giganti Mantova

Ps: Palazzo Te si chiama così perché fu costruito su un’isoletta chiamata fin dal medioevo Tejeto, forse dal latino tilietum, località di tigli, e poi abbreviata in te. Quest’isoletta, circondata dal Mincio, ospitava, nel corso del ‘400, le stalle della famiglia Gonzaga, che dominava il ducato.

Dove mangiare a Mantova

 La mia scelta è ricaduta nell’Antica Hosteria Leoncino Rosso, che dal 2016 è stata nominata “Negozio di Storica Attività”. L’ambiente è rustico ma curato, il servizio cortese e i piatti sono quelli della tradizione: si va dai tortelli di zuccaal risotto alla mantovana.

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Marina Greggio
Innamorata delle lingue e colleziono instancabilmente viaggi. Nel tempo libero scrivo, leggo, corro e mangio. Milano e Londra sono le mie due case, i due posti in cui il mio cuore si divide.

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