Un linguaggio innovativo e rivoluzionario, che andava contro gli schemi classici, segnerà in maniera indelebile, dopo la seconda metà dell’Ottocento, un nuovo modo di dipingere. Il movimento dei Macchiaioli, inizialmente circoscritto nel territorio toscano, assunse, per l’originalità del suo rinnovamento estetico e pittorico, un ruolo preponderante a livello nazionale fondamentale nel Realismo europeo.

Telemaco Signorini, Settignano, olio su tela 24 x 65,5 cm

La definizione del gruppo, alquanto ironica se non dispregiativa, fu coniata dagli accademici per il modo di trasformare i bozzetti in dipinti compiuti e raffinati. Eliminato il disegno, si lavorava all’aperto utilizzando il colore come macchia-contrasto per semplificare la composizione.

La stessa sorte sarebbe toccata agli Impressionisti in Francia, criticati e derisi da giornali autorevoli.

Silvestro Lega, L’educazione al lavoro

La bella mostra “I Macchiaioli. Capolavori da collezioni lombarde”, ospitata alla GamManzoni di Milano fino al 25 febbraio 2018, si focalizza su 40 capolavori realizzati da autori quali Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Nino Costa, Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani e altri.

Odoardo Borrani, L’analfabeta, olio su tela 75 x 41,5 cm

L’esposizione, curata da Francesco Luigi Maspes ed Enzo Savoia col patrocinio del Comune di Milano, della Città Metropolitana, della Regione Lombardia e della Commissione Europea, analizza l’evoluzione stilistica del gruppo fondamentale per la nascita della pittura moderna. L’evento si pone come obiettivo quello di ricercare l’iconografia di questi artisti nelle collezioni private lombarde.

Tra le opere presenti si evidenziano l’Educazione al lavoro e Due bambine che fanno le signore di Silvestro Lega, La Via del Fuoco di Telemaco Signorini e Silvestro Lega che dipinge sugli scogli di Giovanni Fattori. Questi giovani artisti dinamici e intraprendenti traggono forza e ispirazione da una Firenze liberale e moderna, ritrovandosi al caffè Michelangelo insieme a scrittori, musicisti e filosofi. Tra il 1853 e il 1858 si uniranno a loro anche Manet e Degas.

Lega_Due bambine che fanno le signore, olio su tela

Intorno al 1870 il gruppo si sgretola per vari dissapori e per le idee contrastanti degli iscritti sempre alla ricerca di nuovi stimoli.

Così negli anni successivi alcuni di loro come Boldini e Zandomenighi si stabiliranno a Parigi cercando altre fonti di ispirazione basate sui volumi e sui contrasti di luce e di ombre.

Passeggiando in via Manzoni, tra gli showroom più esclusivi, vale la pena di fare un salto anche in galleria rivolgendo uno sguardo all’arte dei nostri maestri.

Francesca Bellola

I Macchiaioli. Capolavori da collezioni lombarde

20 ottobre 2017 – 25 febbraio 2018

GAMManzoni – via A. Manzoni, 45 Milano

Orari: da martedì a domenica 10-13 / 15-19 (ultimo accesso 18.30)

Ingresso: 6€

Info: Tel. 02.62695107

info@gammanzoni.com

www.gammanzoni.com

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Francesca Bellola
Vive a Milano. Giornalista e direttore del portale OkArte.it, scrive per varie testate tra le quali: Il Giorno (quotidiano), Alpi Fashion Magazine, Ok Arte di cui ha diretto per sette anni il freepress cartaceo. E' curatore di mostre d'arte in sedi Istituzionali, private e gallerie in Italia. E' Art-Promoter di artisti affermati ed emergenti, organizzatrice ed ideatrice di eventi culturali. L'esperienza, acquisita nel corso degli anni per l'arte in tutte le sue forme, l'ha portata a coltivare ottime relazioni esterne con il suo staff. Adora i felini nella fattispecie i gatti perché hanno delle caratteristiche simili al suo carattere. Infatti è istintiva, indipendente, tenace e non ama le persone opportuniste e calcolatrici. Nel tempo libero gioca a tennis, nuota e fa shopping.

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