La nostra determinazione a credere nelle superstizioni, porta quasi sempre un flusso condizionante e non positivo alla nostra esistenza. Concetto comunque limitante in ogni settore della nostra esistenza. Spesso si ha la convinzione che farsi leggere le carte sia pericoloso o addirittura nefasto: come più volte ribadito, i “Tarocchi”, sono un mezzo neutro, grazie al quale si può avere un ottica chiarificante sulle nostre potenzialità future. Tutto ciò che sono i “preconcetti” sul tema o peggio i “pregiudizi”, faranno si che tutta la nostra esistenza sia vista con una percezione sfalsata e vissuta quindi in modo superficiale. Un altro elemento che rappresenta un altro potente blocco mentale ed emotivo, è la malsana competizione. Se ad esempio il mio pensiero è che un altra persona possa avere e fare più di me o che in qualche modo possa rubarmi lo spazio, sarò sicuramente spronata a vivere in contrasto per limitare le sue potenzialità. Tutti questi flussi creeranno in modo inevitabile, una vita dove “l’altro” sarà un nemico da neutralizzare: un concorrente da tenere a bada sempre. Nella mia esperienza cartomantica, vi posso assicurare, il peggior soggetto da gestire, perché chiuso nelle sue più ostinate convinzioni che tutto sia alla fine invalidante per lui.
Stefania Merello