Quando ci si appresta a farsi leggere le carte, il nostro atteggiamento emotivo rappresenta una parte fondamentale: sia nell’analisi che nell’attendibilità della previsione stessa. Un soggetto scosso, confuso, ed ostinato, avrà un risultato simile alle sue emozione sfalsate. In tale ottica sconsiglio l’approccio cartomantico, quando si è in stati psico emotivi di forte stress e rabbia, proprio per non condizionare in senso negativo il tutto. Un caso che diede un esito totalmente sbagliato fu quando, una ragazza in preda all’ansia ed ossessione totale, mi chiese ripetutamente se il suo amante lasciava finalmente la moglie e figlio per lei. Nella primissima risposta gli Arcani rilevarono una forte contraddizione tra quello che desiderava il suo uomo e l’azione: lui la desiderava, ma era debole nell’ attuare il tutto. Dall’altra parte lei continuava a pressare lui e me nel sapere se avrebbe ottenuto finalmente ciò che voleva. Era come un martello: non aveva pace e tale puntiglio davano come esito sia un si che un no… Si creava l’effetto della non risposta, come stava accadendo da tempo nella sua relazione clandestina: dove lei pretendeva una posizione e lui temporeggiava. Questa proiezione, davano sulle carte, la stessa risultanza di un “si” che non si concretizzava. Io stessa, sconsigliavo di riproporre tale domanda in continuazione ,senza dare il giusto tempo di decantazione necessario ad un eventuale sviluppo in merito. Nulla, era cieca e voleva sentirsi dire che sarebbe stata lei la prescelta. Alla fine non si verificò nulla di quello che lei desiderava, se non di accettare di rimanere amanti. Anzi accusò anche me di averle dato una speranza: mentre invece era solamente una sconfitta preannunciata, dove le debolezze di entrambi diedero questo triste epilogo.
Stefania Merello