Ylenia Di Filippo è una giovane stilista, modellista e sarta del Vallo di Diano, con una laurea in Culture e Tecniche della Moda. Attualmente fa la “maestra” nell’aula di sartoria allestita a Bellosguardo – piccolo comune del Salernitano – dove da qualche mese è nato il progetto Sveva: un laboratorio realizzato nell’ambito del SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) che produce copricapi solidali, etnici e colorati cuciti dalle donne migranti, che vengono poi donati alle pazienti oncologiche.

Intervista alla stilista Ylenia Di Filippo

Di Filippo: sono stati confezionati un centinaio di copricapi che durante la sfilata del 15 dicembre 2023 sono stati donati in gran parte all’Associazione Crescere in Rosa, ma ce ne sono altri ancora disponibili per chiunque ne avesse bisogno.

La stilista Ylenia Di Filippo
La stilista Ylenia Di Filippo

Com’è nato il suo coinvolgimento nel progetto Sveva?

Possiamo dire che io e la Cooperativa Sociale Il Sentiero ci siamo cercati e trovati a vicenda. Avevo lasciato il mio lavoro precedente, ero modellista CAD in una camiceria del territorio, ma non era il lavoro giusto per me. La cooperativa cercava una figura professionale come la mia, così dal nostro incontro è nato un bellissimo progetto, il Laboratorio di sartoria per i SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) rivolto a nuclei familiari ed a minori stranieri non accompagnati. Sono stati allestiti due laboratori con macchine professionali, uno a Bellosguardo e l’altro a Sassano; e nell’ambito del Laboratorio di sartoria è nato il progetto Sveva. I copricapi vengono realizzati dalle donne migranti beneficiarie dei progetti SAI di Atena Lucana, Sant’Arsenio, Sanza, Buonabitacolo e Montesano sulla Marcellana nel Vallo di Diano e quelli di Bellosguardo, Sacco, Roccadaspide e Sant’Angelo a Fasanella nell’area dell’Alta Valle del Calore. Sono stati confezionati un centinaio di copricapi che durante la sfilata del 15 dicembre sono stati donati in gran parte all’Associazione Crescere in Rosa, ma ce ne sono altri ancora disponibili per chiunque ne avesse bisogno“.

Dal laboratorio di sartoria realizzato nell’ambito del progetto sono usciti fuori vari prodotti come grembiuli, borse per la spesa ma, appunto, soprattutto i copricapi per quelle donne che in seguito alla chemioterapia sono costrette ad affrontare la caduta dei capelli. Quali tessuti e quali tinte ha scelto per realizzare questi accessori?

Per la loro realizzazione sono stati scelti tessuti morbidi e delicati, confortevoli, adatti a pelli sensibili e in grado di modellarsi perfettamente sul capo, come il jersey di viscosa, cotone e bambù. Il jersey di viscosa ha un’elevata elasticità, è morbida e setosa sulla pelle ed è indossabile durante tutto l’anno. Il jersey di cotone invece si presenta opaco alla vista, leggero, morbido ed elastico al tatto. Si tratta della stoffa ideale per i mesi estivi. Il jersey di bambù è stato utilizzato soprattutto come fodera per le sue qualità. Oltre ad essere un tessuto confortevole ed elastico, il bambù è noto per le sue proprietà traspiranti e termoregolatrici, consente un buon assorbimento del sudore, è antibatterico, antimicrobico, antisettico, anti acaro, anti-radiazioni UV e ipoallergenico. È traspirante e offre un’elevata resistenza all’usura, non si stropiccia o si restringe. Ottima per evitare irritazioni. Le Fantasie dei tessuti riprendono i motivi della natura, foglie, fiori e colori per un look casual, mentre le tinte unite, che vanno dai colori pastello del rosa e del celeste a colori più scuri e forti come il rosso, il blu e il nero, per un look più serio e formale, insomma per tutti i gusti e tutte le occasioni“.

I modelli in jersey di viscosa, cotone e bambù disegnati da Ylenia Di filippo

Modello Caroline

Nel laboratorio, grazie alle donne migranti che stanno dietro alle macchine da cucire professionali, si realizzano al momento cinque modelli di copricapi. Quali sono?

REBECCA

Il modello Rebecca è un cappello con fascia rimovibile, realizzato in tessuto elastico, morbido e confortevole, con fodera interna in jersey di bambù per il massimo comfort. Può essere indossato in tutte le stagioni. Questo copricapo dalla forma allungata è un accessorio trendy e informale, la fascia rimovibile permette di cambiare look con un solo accessorio“.

CAROLINE

Il modello Caroline prende ispirazione dai turbanti africani, è realizzato in tessuto elastico, facile da avvolgere e dona stile e volume. Realizzato in due versioni, foderato e sfoderato, il primo più pesante (per i periodi freddi), il secondo più leggero per le stagioni calde. Adatto a chi vuole un turbante facile da indossare. Basta posizionarlo sul capo e avvolgere le estremità“.

SAMYA

il modello Samya che ha riscosso molto successo

Il modello Samya è un turbante con pieghe e una fascia pre-annodata sul davanti che può essere modellata a piacimento per creare volume. Realizzato in tessuto elastico, morbido e confortevole, conferisce un look moderno e sofisticato“.

VIVIAN

Il modello Vivian è un berretto a cuffia, realizzato in tessuto elastico, morbido e confortevole, con una fodera interna in jersey di bambù per il massimo comfort. Può essere indossato in tutte le stagioni. Presenta un leggero effetto “largo” sulla parte posteriore della testa e una fascia pre-annodata sul davanti che gli conferisce volume“.

“Ogni copricapo porta il nome di donne migranti che hanno contribuito alla loro realizzazione

JAMILA

Il modello Jamila è un turbante con pieghe e una fascia arricciata sul davanti che può essere acconciata in modo da creare più o meno volume. Realizzato in tessuto elastico, morbido e confortevole, con fodera interna in jersey di bambù per il massimo comfort. Può essere indossato in tutte le stagioni. Si infila con un solo gesto e la sua fascia elastica garantisce supporto di qualità nella vita di tutti i giorni. Ogni copricapo porta il nome di donne che hanno contribuito alla loro realizzazione“.

Sappiamo che sta già pensando ai nuovi modelli da presentare prima della stagione estiva e da donare alle pazienti oncologiche…

Si, si pensa ad una collezione estiva. Sono stati ideati nuovi modelli ma senza abbandonare i vecchi come il modello Samya perché ha riscosso molto successo. Non posso anticipare molto, siamo ancora in fase di progettazione, ma al primo posto per noi c’è sempre la salute fisica e mentale della donna quindi non potrà mancare il jersey di bambù con le sue meravigliose caratteriste e anche d’estate potranno sentirsi belle e a proprio agio, perché quello che creiamo non è un semplice accessorio ma molto di più. Speriamo che i nostri copricapi possano far ritrovare un po’ di sicurezza e serenità”.

valeriagennaro@alpifashionmagazine.com

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Valeria Gennaro
Giornalista, insegnante, fashionista e cultrice della materia in storia del cinema con la passione per la moda, i bijoux e la social communication. Laureata magistrale in Teoria e filosofia della comunicazione e laureanda in Scienze filosofiche. Neuro Linguistic Programming Master Practitioner. Collabora con "La Gazzetta del Mezzogiorno", Cinematographe, Fashion Life, ed è caporedattore del giornale "Alpi Fashion Magazine" e del relativo supplemento sul lusso Luxury Style Mag

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