È stato un piacere aver intervistato il famoso architetto e fondatore del Dynamic Architecture Group David Fisher; che ringrazio vivamente per questa cordiale intervista.

Come ti definiresti personalmente e professionalmente?

Mi considero “personalmente” e “professionalmente” in un modo solo e congiunto. Semplicemente “un uomo” che di professione è architetto e che vuole fare del suo meglio e desidera migliorare questo mondo…

Potresti darci una breve introduzione sul tuo stile?

Per me l’architettura oggi non può essere considerata questione di stile. Penso che l’architettura sia uno strumento, che con la logica e la sostenibilità, debba riuscire a produrre edifici che offrano un valore aggiunto alla nostra vita. La bellezza e l’espressione artistica sono l’anima della nostra vita! Mi sono avvicinato all’architettura dopo aver esercitato da giovane varie arti: la pittura, la scultura, la fotografia, la scrittura e il giornalismo, per arrivare poi alla conclusione che “ciò che è corretto è bello, mentre il bello non è sempre corretto”. Quindi la bellezza dovrebbe essere il risultato di una logica. Così l’architettura non deve esprimere una forma o uno “stile figurativo” ma deve offrire all’essere umano un “ambiente abitativo” corretto e sostenibile.

Quando e come è nata la tua passione?

Fin da bambino volevo creare, costruire, poi (ed è una storia lunga) da ragazzo, ho incontrato Luis Khan, un famoso architetto americano, mentre eravamo seduti sulle rovine della sinagoga di Gerusalemme (chiamata infatti, “Ha-churva” cioè “la rovina”) che lui desiderava far rivivere, ha avuto dentro di me un forte impatto. Pensavo anche ai valori sociali dell’architettura, all’obiettivo di offrire all’uomo una migliore qualità di vita.

So che tu hai ricevuto un premio molto importante nel 2008. Di che si tratta?

Sì, ho ricevuto il premio “World Architect of the Year”, da parte della Builders and Developers Alliance, il cui chairman era Donald Trump, attuale Presidente degli USA. Era un riconoscimento per la creazione della torre dinamica, il primo edificio in movimento, il primo a produrre energia verde ed il primo ad essere prodotto in una struttura industriale.

Cosa puoi dirci della tua esclusiva Torre Dinamica “Torre Da Vinci” a Dubai?

La torre di Dubai è ancora in programmazione e l’idea è di inagurarla in occasione del Dubai Expo 2020. È possibile che venga inagurato prima il mio grattacielo ruotante di Miami. La torre dinamica, che vuole esprimere in qualche modo la filosofia di Leonardo da Vinci, artista che ha basato la sua creatività sulla scienza, porterebbe diversi messaggi al mondo di oggi, tra cui: la dinamicità, il movimento, la consapevolezza che tutto cambia, e che la dimensione del tempo è la dimensione più  importante della nostra vita. Gli edifici di oggi, più che consumare energia, devono produrla, dando un contributo alla natura, anziché sfruttarla. La prefabbricazione è, senza dubbio, il modo per costruire, che offre infiniti vantaggi. La forma è risultato di logica, e l’arte di oggi è espressione della tecnologia. L’architettura deve essere “disegnata dal tempo e formata dalla vita”, non sono io a disegnare i miei grattacieli, e ognuno può formarli e modellarli a distanza (dal proprio smartphone). Insomma tutto è possibile, non ci sono limiti in modo più assoluto, a niente, e dipende tutto soltanto da noi. E Leonardo da Vinci è un’ottima testimonianza di questa mia convinzione.

Cosa ti piace mostrare della tua architettura?

I messaggi elencati qui sopra.

Quale sarebbe la missione fondamentale del tuo Gruppo “Dynamic Architecture”?

Iniziare una nuova era di architettura, portando all’essere umano, tra i vari benefici sopra elencati, l’ottimismo, la convinzione che tutto è nelle nostre mani.

Potresti raccontarci brevemente il tuo innovativo progetto che svolgerai in Argentina, avendo scelto Buenos Aires come città dinamica?

A Buenos Aires, una città moderna e dinamica, ci piacerebbe fare una Torre Dinamica, ma anche il “Football Experience”. Il pallone in movimento che ospiterebbe attività di intrattenimento, educative ed un albergo, il tutto dedicato al calcio. La costruzione avrà inizio ora a Miami. Buenos Aires è considerata la “Capitale dell’America Latina” e assieme all’Argentina in generale, sono tra i paesi calcistici più importanti in assoluto nel mondo.

Qual è stata la tua migliore esperienza professionale?

La vita, viaggiare, lavorare e il fatto di poter “toccare con  mano” le realtà di paesi diversi e lontani.

Qual è la tua opinione sull’architettura odierna?

Mah…sono stati costruiti dei bellissimi edifici, ma a mio parere l’architettura non è una scultura. È vero, l’espressione artistica e la bellezza hanno un’importante missione, portano sensazioni al nostro spirito, ma si deve considerare innanzitutto la qualità della vita quotidiana, quindi le nostre abitazioni e le città in cui viviamo.

Qual è stato il tuo più grande successo?

Trasmettere il messaggio dell’architettura dinamica, un possibile inizio di una nuova architettura, e convincere, anche se per il momento poche persone, che “se un grattacielo può girare tutto è possibile”. Trasmettere la fiducia, la positività di guardare al futuro. E poi, il più grande successo della mia vita è la mia famiglia, mia moglie, e i miei cinque nipoti fiorentini.

Hai qualche stile architettonico preferito?

Certo, quello dei Romani e poi quello del Rinascimento, che sono nella base del mio.

Quante lingue straniere parli?

Fluentemente tre lingue: italiano, inglese ed ebraico.

Hai qualche progetto per il futuro?

Tanti….

Per concludere: ringrazio ti vivamente per la tua gentilezza e la disponibilità a questa stupenda intervista su Alpi Fashion Magazine augurandoti tutto il meglio.

E’ stato un piacere rispondere alle tue domande, che ho trovato stimolanti! Ritengo che le domande siano più importanti delle risposte stesse, e Alejandro ha fatto un’ottimo lavoro in questo senso. Complimenti anche ad Alpi Fashion Magazine, che è una bellissima rivista ed estremamente stimolante! Complimenti! Mando “saluti dinamici” a tutti! David Fisher

www.dynamicarchitecture.net

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Alejandro Di Noto
Nato in Argentina nel 1975 di origine italiana. Si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università Argentina de la Empresa. Di professione avvocato indipendente. Master conseguito in Ingegneria dell'Innovazione presso l'Università di Bologna ed anche esperto ICT per Marketing ed Innovazione Industriale con alta formazione presso l'Università di Bologna, con progetto aziendale di stage sul settore marketing dell'industria del beachwear italobrasiliano. Poliglota. Libero Docente di Lingue Straniere. E' stato speaker e produttore di programma radio culturale per la comunità italiana in Argentina. Diplomato ed appassionato di ufologia, metafisica, parapsicologia ed ontosofía. Libero scrittore di articoli culturali, fashion, glamour, turismo e misteri della vita e dell'Universo. Instagram: @alejandrodinoto

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