Il Talent Garden del capoluogo lombardo ha aperto qualche settimana fa le porte ad un evento in cui si è discusso di come la Quarta Rivoluzione Industriale cambierà le sorti della manifattura al servizio di tecnologie digitali sempre più all’avanguardia. Sono stete presentate storie di opportunità a partire dall’esperienza di sei aziende internazionali che hanno deciso di investire sulla Digital Manifacturing, ottenendo un colossale ritorno di immagine e di profitto.
La parola d’ordine della Bonfigliolo Counselling, artefice della quarta edizione di questo summit che mobiliterà insieme il mondo della fisica, della scienza e della tecnologia al servizio della realtà aumentata, è sperimentazione. Sperimentare vuol dire conoscere ed esplorare nuove prospettive, pur mantenendo il controllo della performance, attraverso un’attività di manutenzione predittiva, di funzioni di picking e di assemblaggio digitali, dell’additive manufacturing, ma tutte queste implementazioni rimangono solo esperienze contenute se nell’azienda non è presente un terreno fertile, una cultura pronta ad accogliere e favorire l’innovazione.
Tra le testimonianze quella di Fabio Nalucci, imprenditore e manager, distintosi per aver cresciuto due società in ambito analytics fino a portare una delle due ad affacciarsi sui mercati internazionali e a essere inclusa nel report “Magic Quadrant for Advanced Analytics Platforms” 2014 di Gartner, per poi venderla ad Accenture Inc.; Massimo Banzi, imprenditore e designer italiano, co-fondatore di Arduino (piattaforma opensource che rende la creazione di progetti elettronici facile e alla portata di tutti) indicato dal The Economist come uno dei fautori della “nuova rivoluzione industriale” messa in atto dal movimento Maker.
“Il tradizionale business model del settore produzione sta cambiando, – continua Bonfiglioli – ma solo avendo creato solidi processi di base, efficaci ed efficienti, è possibile beneficiare dei potenziali vantaggi della digitalizzazione del Manufacturing: ecco perché riteniamo che Lean e Digital siano sinergici e che laddove l’approccio Lean genera il cambiamento verso l’eccellenza di processi e prodotti, gli strumenti Digital ne amplificano e velocizzano gli effetti”.
Marianna Gianna Ferrenti