Condividi Select Languageالعربية简体中文NederlandsEnglishFilipinoFrançaisDeutschGreekItaliano日本語PolskiPortuguêsRomânăРусскийСрпски језикEspañolSvenskaTürkçe “Con questo progetto ho voluto realizzare un percorso rischioso e denso, duro quando l’argomento lo richiede, ma anche divertente e surreale. Un’indagine vera sul costume contemporaneo e sulle sue radici, ma con un senso critico sull’oggi”. Così Francesco Vezzoli (classe 1971), uno degli artisti più affermati sulla scena internazionale, riassume il significato del suo progetto dedicato alla RAI in mostra alla Fondazione Prada fino al 24 settembre 2017. Un’operazione nostalgica ben congegnata e anche un po’ adulatrice alla pari del miglior Fabio Fazio e del suo programma “Anima mia” condotto insieme a Baglioni sugli anni Settanta e diventato un fenomeno cult. Le nuove generazioni, magari non tutte, guarderanno con curiosità questo periodo storico denso di avvenimenti e di cambiamenti politici-culturali, mentre gli adulti, sicuramente più interessati, rivivranno con un certo rammarico dei flash della loro adolescenza. TV 70 Canzonissima 70 L’evento “TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai”, a cura di Cristiana Perrella, ripercorre la produzione televisiva pubblica degli anni ’70 appunto, mostrando la volontà di cambiamento dell’Italia sospesa tra la contestazione degli anni Sessanta e il materialismo degli anni Ottanta. La qualità di molte trasmissioni è ancor oggi innegabile, anche grazie a collaborazioni con registi del calibro di Bernardo Bertolucci, Federico Fellini, Paolo e Vittorio Taviani, solo per citarne alcuni. Il percorso espositivo spazia in un allestimento che propone, nell’alternanza tra luce e buio, opere pittoriche, sculture ed installazioni in combinazione a numerosi schermi di immagini in movimento. Il materiale, proveniente dagli archivi delle Teche Rai selezionati da Massimo Bernardini e Marco Senaldi, si articola in tre sezioni. La prima parte, dedicata all’arte, riflette sull’utilizzo artistico del mezzo televisivo pubblico. Scorrono le interviste ad Alberto Burri, Renato Guttuso, Alberto Boetti e Michelangelo Pistoletto ripresi mentre realizzano i loro lavori. La seconda sezione, “Politica e Televisione”, presenta i messaggi politici trasmessi negli estratti dei telegiornali dell’epoca che riportavano le tensioni e le proteste sociali segnate da stragi di stato e dal terrorismo. In mostra 12 collage di Nanni Balestrini che demoliscono il linguaggio di massa. Le opere di Carla Accardi, costituite da materiale plastico (sicofoil), coesistono con filmati come “Processo per Stupro” e “Si dice donna” insieme ad altre riprese di manifestazioni dei gruppi femministi di quel periodo. L’ultima parte, “Intrattenimento e Televisione”, introdotta dall’installazione di Giosetta Fioroni “La spia ottica” (1968), intende analizzare il limite tra la liberazione sessuale e il consumo del corpo femminile. Scorrono immagini di Milleluci, Stryx, C’era due volte e Sotto il divano divenute delle icone e riproposte periodicamente sino ad oggi. Nel corso della mostra, ogni venerdì e sabato dal 8 al 23 settembre, sono previste alcune maratone serali che proporranno integralmente dei programmi al Cinema della Fondazione. (ingresso gratuito) Una combinazione ironica di storia e di costume che ci fa riflettere sui cambiamenti mediatici del Paese. Francesca Bellola TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai dal 9 maggio al 24 settembre 2017 Fondazione Prada Largo Isarco, 2, Milano Ingresso: biglietto intero – 10 € Orari: lun / merc / giov, 10 – 20; ven / sab / dom, 10 – 21 www.fondazioneprada.org Condividi Qual è la tua reazione? emozionato 0 Felice 0 Amore 0 Non saprei 0 Divertente 0 Francesca BellolaVive a Milano. Giornalista e direttore del portale OkArte.it, scrive per varie testate tra le quali: Il Giorno (quotidiano), Alpi Fashion Magazine, Ok Arte di cui ha diretto per sette anni il freepress cartaceo. E' curatore di mostre d'arte in sedi Istituzionali, private e gallerie in Italia. E' Art-Promoter di artisti affermati ed emergenti, organizzatrice ed ideatrice di eventi culturali. L'esperienza, acquisita nel corso degli anni per l'arte in tutte le sue forme, l'ha portata a coltivare ottime relazioni esterne con il suo staff. Adora i felini nella fattispecie i gatti perché hanno delle caratteristiche simili al suo carattere. Infatti è istintiva, indipendente, tenace e non ama le persone opportuniste e calcolatrici. Nel tempo libero gioca a tennis, nuota e fa shopping. Facebook
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