A Ciambra, il viaggio nel mondo rom del regista e sceneggiatore italoamericano Jonas Carpignano, classe 1984, è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar. Infatti, dopo la presentazione alla Quinzaine des Réalisateurs, a Cannes, il film dell’autore di Mediterranea (2005) sostenuto dal progetto LuCa (intesa tra Fondazione Calabria Film Commission e Lucana Film Commission) e coprodotto da Martin Scorsese, come comunica la Lucana Film Commission: «È pronto per tentare la sua carta per arrivare nella notte degli Oscar».
L’annuncio delle nominations è previsto per il 23 gennaio 2018, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 4 marzo 2018. La designazione di A Ciambra è stata decisa dalla Commissione di Selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’Anica lo scorso 4 agosto, su invito dell‘Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Cristina Comencini, Carlo Cresto-Dina, Felice Laudadio, Federica Lucisano, Nicola Maccanico, Malcom Pagani, Francesco Piccolo.
A Ciambra è il nome della comunità rom che occupa una bidonville alle porte di Gioia Tauro, in Calabria, che Carpignano racconta in questo film usando un dialetto stretto e il volto di Pio Amato, un ragazzino di 14 anni. Il regista insegue da vicino il desiderio di Pio di entrare nel mondo degli adulti; e infatti il ragazzino beve, fuma, prende come modello suo fratello maggiore Cosimo che gli insegna anche l’abc del furto d’auto. Pio è anche l’unico nella sua famiglia capace di creare un rapporto con le altre fazioni che vivono accanto: il gruppo degli italiani e quello degli africani. Quando però il padre e il fratello vengono arrestati, si sente pronto a sostituirli, ma deve dimostrare di essere un uomo…Jonas Carpignano aveva incrociato la propria strada con Pio e la sua famiglia nel 2011, mentre girava a Gioia Tauro il corto A Chjàna, Pio aveva solo undici anni e «la prima cosa che mi chiese – ricorda il regista – fu una sigaretta», ma subito tra i due si creò «un feeling speciale».
«Aver creduto in questo piccolo capolavoro del cinema della modernità riempie di soddisfazione per i risultati raggiunti dal giovane autore e dalla cosmopolita componente produttiva – così il Presidente della Calabria Film Commission Giuseppe Citrigno e il Direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace – risultati significativi che rilanciano il nostro protocollo d’intesa che potrà continuare ad essere strumento di sostegno per altri giovani emergenti registi lucani e calabresi» .
Il Direttore Leporace condivide la sua soddisfazione anche su Facebook: «Il mio nome nei ringraziamenti dei titoli di coda del film italiano candidato agli Oscar – scrive Leporace – m’inorgoglisce non per questioni narcisistiche ma collettive. Abbiamo fatto parte dall’inizio di una squadra produttiva cosmopolita e di altissimo valore (Martin Scorsese su tutti) che guarda al cinema non per i profitti ma per valori ed estetiche tesi ad adeguarsi alle istanze del nuovo secolo. Per questa ulteriore affermazione di “A Ciambra” (incrociamo le dita per il resto) l’ennesimo bravo a Jonas Carpignano e grazie ai presidenti Marcello Pittella e Mario Oliverio che hanno creduto nel progetto Lu.Ca. che con le film commission di Basilicata e Calabria hanno sostenuto questo indimenticabile film».
«Sono ben lieto che il film di Jonas Carpignano rappresenti l’Italia agli Oscar – ha dichiarato invece il governatore lucano Marcello Pittella – l’intesa LuCa che ha sostenuto il regista e la produzione da poco rinnovato con il collega Mario Oliverio, governatore della Calabria, dimostra che la cooperazione virtuosa tesa alle economie di scala e alla qualità dei progetti è uno strumento molto utile per l’industria culturale del Paese. Con la sobrietà che ci contraddistingue – ha aggiunto Pittella – riteniamo di dover sostenere il lavoro congiunto delle due film commission di Basilicata e Calabria teso ad allargare collaborazioni con le altre regioni del Sud in una vincente ottica di federalismo solidale».
Valeria Gennaro