Con l’inaugurazione del nuovo percorso espositivo nel complesso della basilica di Santa Croce e il trasporto della grande pala del Cimabue nella Sacrestia si pone l’attenzione sul significato religioso della croce che si fonda sulla spiritualità delle stimmate di San Francesco.

In contemporanea, fortemente legati come location e come spirito alla piazza fiorentina, alla loro piazza Santa Croce, Alberto Bernardoni e Leonardo Scuriatti hanno inaugurato il network de Il Francescano, La Cantina de Il Francescano.

bernardoni e scuriatti

I due imprenditori, uniti da un comune denominatore, arte e food, in sintesi “grande ospitalità”, hanno fondato un progetto serio, fatto di locali tipicamente toscani, un racconto affascinante che si sviluppa lungo l’intero territorio cittadino e ne coglie lo spirito, il talento, la sapienza e l’abilità  di una cucina “povera”, caratteristica toscana.

E’ il gioco delle “sinestesie”, dei richiami e della memoria, un po’ come la petite madeleine di Marcel Proust: cucina classica fiorentina, toscana, grandi vini, del territorio e non, piatti riscoperti, le vecchie ricette tramandate e rivisitate, ricette lontane, tavolate, sapori netti che rimangono in mente, i sapori di un tempo, ingredienti semplici, sapori freschi, ricerca filologica sulle ricette storiche, sugli strumenti, sugli oggetti, un universo giovane, come i padroni di casa, magnetico e frizzante, divertente e accogliente, i profumi che ti avvolgono quando entri, lo zimino con la bieta, la pappa al pomodoro, i coccoli di pane, l’osso buco, la tagliata, la fiorentina, il tiramisù, sapori della memoria e non certo percepiti da divi in TV.

alta

E poi l’ambiente, solare, fatto di luce, colori forti, il marmo rosa di Carrara che la fa da padrone per i faux marbres cinquecenteschi, pavimenti in cotto dell’Impruneta, in un arredo di grande semplicità, che non teme di misurarsi con il passato, una somma di bellezza tra l’antico e il moderno, perfetta armonia degli ambienti con tanta storia che è al di fuori, una scelta stilistica compatibile ad una raffinatezza senza tempo, specchi che danno luce venati da cornici nere, un enorme bancone, con il piano di marmo bianco, schidioni di ferro e pentole di rame appese, trecce d’aglio, ghirlande di pomodori pachini che sembrano rubini, tracce di spazi pieni di vita, guidati dall’armonia e dalle esigenze di vita, una vita che corre, scruta, curiosa e affamata di notizie, la civiltà e la storia dietro ogni angolo, le code del turismo ormai asiatico, colto, che qui cerca antiche civiltà ; e qui c’è lo spirito di Santa Croce che richiama valori e civiltà che qui sono vissute, e invita a riflessioni, e a ritrovare il gusto dell’essenziale.

pentole rame

Vi abita, ne La Cantina de Il Francescano, in equilibrio, il vecchio e il nuovo, atmosfere rarefatte di scene, una “finestra” aperta sulla più bella città del mondo, che fanno palpitare La Cantina di magia e suggestione, un progetto ancorato al passato ma proiettato nel futuro per una Firenze che profuma di storia, per una storia fatta di sapori ineguagliabili.

La Cantina de Il Francescano

Piazza Santa Croce
Firenze
055/ 241605

Crediti fotografici
Fabrizio Gaeta

Pressoffices
Cristina Vannuzzi Landini

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Cristina Vannuzzi Landini
Nata a Firenze, residente a Firenze e New York, é esperta in comunicazione, ufficio stampa e merchandising. Già capo ufficio stampa per REL, la finanziaria per l'informatizzazione della PA sotto Enea e Ministero del Lavoro, già associata FERPI e all’Associazione Donne del Vino, ha svolto numerosi incarichi. Collaborazioni giornalistiche cartaceo e web: settori food and beverage, lifestyle, locali, eventi, fashion, cosmetica, interviste chef e vip.

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