Quasi 10 milioni di italiani approfitteranno del ponte di Pasqua per fare una breve vacanza con una spesa media tra i 310 euro (per chi rimane in Italia) e i 337 euro. Per coloro che prediligono recarsi all’estero la spesa complessiva sarà di 679 euro. Questi sono i dati forniti dalle previsioni di Federalberghi e riportate in una indagine dell’Istituto ACS Marketing Solutions su un campione di 3.000 italiani che hanno superato la maggiore età.
Il 93% sceglierà le destinazioni turistiche più suggestive del nostro paese e solo il 7% opteranno per mete straniere. L’occasione per trascorrere alcuni giorni in relax in agriturismi e bed and breakfast o altri punti di ristoro, con un incremento del 2,3% di coloro che scelgono di viaggiare anziché trascorrere questi giorni di festa riuniti attorno ad un tavolo all’interno delle proprie mura domestiche. Il 32,5% preferisce momenti di convivialità a casa di amici e parenti, e solo il 14,6% opta per la casa di proprietà. Il 26,7% va in albergo, il 10,4% nei bed & breakfast, e solo il 4,4% negli agriturismi, il 3,4% va nei residence il 3% negli appartamenti affittati.
Cresce il business legato alle strutture ricettive che ammonterà a 3,34 miliardi di euro segnando un aumento +3,6% rispetto alle festività pasquali dello scorso anno. In pole position tra le location preferite, le città d’arte (29,1%), e a seguire il mare (28,8%), la montagna (21,4%) e i laghi (4,5%). Molto ambite anche le città europee per il 69,5% di coloro che preferiranno andare fuori dall’Italia. Solo il 13,8% opterà per crociere o luoghi esotici.
“In generale possiamo guardare ai dati sulla Pasqua come alla conferma di un trend positivo che rafforza il senso di una ripresa in atto” afferma in una nota stampa Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi rivelando che questi dati vanno presi con un moderato ottimismo.
“Anche se la durata dei pernottamenti sarà lievemente inferiore rispetto allo scorso anno, occorre leggere questa lieve flessione nella giusta prospettiva, tenendo conto delle occasioni di vacanza che gli italiani avranno nelle prossime due settimane, con i ponti del 25 aprile e del primo maggio” continua Bocca che ribadisce, però, la necessità di dare continuità ad un percorso che si protragga nel tempo e per far sì che ciò avvenga occorre porre rimedio ad alcuni fenomeni che possono limitare l’incremento di questo sviluppo nel settore degli alberghi e del turismo.
“Restiamo dell’idea che sia necessaria molta prudenza: qualsiasi risultato va infatti consolidato con misure strutturali, capaci di mettere al sicuro il settore turistico, in quanto questi segnali, seppur positivi, potrebbero rivelarsi di carattere episodico se non supportati a dovere. In particolare, le imprese del settore chiedono a gran voce misure concrete volte a contrastare l’abusivismo, ridurre la pressione fiscale, potenziare le infrastrutture. Ultimo ma non meno importante, a quasi un mese dall’abrogazione dei voucher, siamo ancora in attesa dello strumento alternativo che dovrà mettere le imprese in condizione di far fronte alle esigenze di flessibilità imposte dal mercato” conclude Bocca.
Marianna Gianna Ferrenti