Caltagirone (Sicilia). Luglio 2018. Quello che accadrà nelle sale del Palazzo Comunale ha dell’incredibile.

Per la prima volta nella storia dell’arte un celebre artista del passato ritornerà dall’aldilà per trasferire la sua energia ad un pubblico di appassionati intervenuti, in occasione della personale del maestro Lorenzo Chinnici, “Angeli a Calatagèron”.

Si tratta di Caravaggio, artista dalle grandi influenze barocche, la cui pittura è stata con gli anni rivalorizzata, in quanto rappresenta la sintesi di tutte le istanze artistiche successive.

L’attenzione manieristica ai dettagli letti e raffigurati in una chiave realistica “nuda e cruda, lo rendono vicino al modus operandi di Chinnici, la cui arte rappresenta figurativamente il sudore e il sacrificio di pescatori e contadini, piegati dalla fatica con il capo chino, con sguardi dimessi, oppure raffigurati di spalle, in segno di anonimato. Oppure un’altra affinità tra l’artista e Caravaggio è la rappresentazione della nudità, dalle forme voluminose, scomposte, deformi. E anche il corpo, il volto e la gestualità dimessa e caritatevole è segnata dalla informe sofferenza.

Lo spirito irrequieto del Caravaggio, che tra il 1608 ed il 1609 fu nella città calatina, sarà invitato a ritornare in questa terra incantata, per prendere parte alla mostra, attraverso la mediazione del famoso Craig Warwick “L’uomo che parla con gli Angeli” il quale, pervaso ormai da tempo da visioni, ha captato vibrazioni provenienti proprio da Caltagirone.

Warwick ha percepito sia il tormento di Caravaggio per il furto di un suo dipinto realizzato in terra calatina nel 1609, sia il desiderio di Lorenzo Chinnici di abbracciare l’anima del grande artista lombardo, tra i suoi modelli di ispirazione, la cui ombra aleggia anche su uno scrittore, Vincenzo Calí.

I capolavori del maestro Chinnici saranno accompagnati dai versi dello scrittore per raccontare una Sicilia magnetica, punto di incontro tra energie ataviche e nuove pulsioni.

L’autore, affascinato dall’arte di Chinnici, compone poesie lasciandosi ispirare dalle immagini dei suoi dipinti, che gli appaiono come angeli nelle sue visioni oniriche.

Questo scambio di suggestioni tra presagi, verità rivelate e realtà effettive sarà il tema portante della mostra #Lasiciliainunbarattolo, le cui installazioni, raffiguranti i barattoli con i colori che il maestro Chinnici amava e prediligeva, rappresentano la sinestesia di voci, odori, suoni e sapori, tipici di una terra che si affaccia sul Meditarraneo, il mare dei popoli.

Il cuore della Sicilia pullula di poesia e arte. La pittura racchiude l’essenza senza tempo di una vita che rifugge; è una danza che si propaga nel ritmo coinvolgente di un interscambio di fecondità, tra Caltagirone e Simenza; l’una custode della banca del grano, l’altra cumpagnia siciliana sementi contadine. A Simenza tutti i partecipanti saranno allietati da un banchetto di degustazioni tipiche.

Oltre alla mostra di Chinnici e alla presenza eccezionale del sensitivo Craig Warnick, sarà allestito anche il progetto “Angeli a Calatagèron”, ideato dalla calatina, Michela Velardita e avallato dal Comune di Caltagirone, celebre a livello mondiale grazie alle preziosissime ceramiche.

Una fiaba divenuta realtà senza pretese di miracoli, questo sarà il concept dell’evento.

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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