Come per ogni Milano Fashion Week CDivertiamo presenta le collezioni dei brand che sostiene, vediamo cos’hanno in serbo per noi per questo inverno 2018.
Rayne
Attingendo dai preziosi archivi della maison Rayne, questa stagione il designer rivisita la forma della scarpa con una punta piatta e arrotondata e tacchi con uno spirito fortemente evocativo degli anni 60, gli anni iconici del brand. Mary Jane e stivaletti in suede di vitello o di agnello, velluto, glitter o tessuto nero. Abbinate con strass sulla punta e tacco modellato su uno dei modelli vintage della maison, decorato con bordi in agnello argentato… per giovani donne che emanano una delicata attitudine 60s.
Rayne
Il mocassino Adalberta, il modello iconico della maison, è ricreato questa stagione in agnello metallizzato con venature, in una nuova linea di stivaletti in vernice o stivali alti (mixati con suede di agnello stretch) o in tessuto broccato per i mules. Mocassini, mocassini-mules, mocassini-stivali e mocassini-stivaletti giocano con ballerine e pumps con l’iconico fiocco della maison, che questa stagione si veste di vitello leopardato o tessuto glitterato. Una collezione pop e chic con twist di materiali e colori, permeata del DNA del brand che reinventa sempre i suoi classici con sofisticazione e indifferenza.
Rayne
Coriamenta
Come la protagonista de “Il portiere di notte” di Liliana Cavani, l’ispirazione è militare per una donna forte e determinata, senza paura. I bikers da motocicletta si alternano a stivali da cavallerizza, con suola carro armato in gomma e con un gusto che strizza l’occhio al fetish.
Coriamenta
La collezione non conosce mezze misure, dal biker, tronchetto comodo e aggressivo, al tacco a spillo super femminile, passando dal cuissard open toe e a punta chiusa, al sandalo da sera con l’ala iconica che caratterizza il brand, sempre con un tocco aggressivo e mai stucchevole. L’inverno 2018 vede l’utilizzo di nuovi materiali che rendono tutto più hot: vernici, vitelli, baby Tigers, manta, e camosci. Viola intenso, rosso veneziano, grigio acciaio, verde militare e nero assoluto donano alla collezione un tono forte e determinato.
Coriamenta
Alain Tondowski
Una nuova collezione, volontariamente basata sulla purezza per sottolineare le linee e le curve delle dita e dei tacchi delle scarpe che questa stagione pongono il focus sulla caviglia, la parte preferita del piede per il designer, e mostrano la nobiltà e il lavoro dei materiali.
Sono evidenziati i modelli iconici della collezione: stretti e zippati sul retro, giocano con i contrasti. Sofisticazione minimale – o anche tacchi cromati e laccati – in pelle d’agnello esaltati da accessori metallici, stampa di alligatore su vitello goffrato per una vera “downtown vibe”.
Alain Tondowski
Modelli bordati di elastico consentono di scivolare in pumps e stivali bassi ultra chic, realizzati per il giorno in pelle di agnello, in un grigio galattico, iridescente e tendente al viola per la sera, è declinato in vernice “naplak”, che riveste il piede evidenziando la caviglia. Infine, per la sera, i sandali sono sia aperti che chiusi sulla punta, con ampi strappi che si intrecciano intorno alle caviglie, neri, argento o in onirico pelo di pony lilla, decorato con tacchi cromati per un’allure futuristica.
Antolina Paris
Le scarpe Antolina Paris, se ricordate, sono realizzate con un tessuto filato a mano secondo una tradizione che gli indiani Maka, una tribù etnica del Paraguay, si trasmettono di generazione in generazione. Il cotone viene raccolto, filato e tessuto interamente a mano, dopo averlo intriso con i colori vibranti e luminosi ispirati al paesaggio circostante; l’azzurro del cielo del Guarany e del potente fiume Paraguay, l’immancabile verde della foresta tropicale, in tutte le sue sfumature, l’intenso rosso della terra, e il giallo pulsante del sole che brucia ogni giorno nel cielo sopra questo paese.
Antolina Paris
Per questa terza collezione, l’intreccio continua ad essere l’elemento principale, non solo a livello stilistico, ma anche letterale. Nuovi incontri con artigiani e tribù, che intrecciano e uniscono le persone, con un nuovo progetto che diventa un brand. L’ispirazione deriva dalla corda che le donne indigene usano per trasportare acqua e frutta; elementi oversize sui piedi, conferiscono una nuova silhouette.