Continua la mappatura per le aziende

Dalla bioedilizia al trattamento ecocompatibile. Dalla manifattura di accessori ed abiti realizzati con materiali di scarto, fino al trattamento dei rifiuti elettronici ed elettrici. E poi vi è la Food sharing contro gli sprechi alimentari. L’economia circolare è la nuova frontiera della sharing economy, che segue il binario della condivisione e del recupero.

Esistono anche in Basilicata realtà virtuose per quanto riguarda l’economia circolare, quella che mira al riciclo dei materiali. Ecodom e CDCA ne hanno tracciato una mappatura nei primi sei mesi del 2019. Si contano già 421 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) già smaltiti. Esse corrispondono al peso di 7 carrozze di un Frecciarossa 1000. Da queste sono state ricavate 233 tonnellate di ferro, 7 tonnellate di alluminio, 9 tonnellate di rame e 48 tonnellate di plastica. Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti ha permesso di risparmiare più di 545.000 kWh di energia elettrica. E di evitare l’immissione in atmosfera di quasi 3.000 tonnellate di anidride carbonica.

Un atlante italiano per l’economia circolare

Ecodom e CDCA sono due realtà autorevoli e presenti sul territorio nazionale. Ecodom è il principale Consorzio italiano per il recupero dei RAEE. CDCA è invece il Centro Documentazione sui Conflitti Ambientali in Italia. E’ dotato di un database informatizzato e costantemente aggiornato sulla situazione in termini di ecosostenibilità. Tutte le esperienze positive e virtuose vengono raccolte nell’Atlante Italiano dell’Economia Circolare, dove è possibile monitorare l’evoluzione della sharing economy. Si tratta di una piattaforma interattive e georeferenziata, i cui dati sono dunque attendibili e costantemente verificabili attraverso controlli incrociati.

economia circolare

Le aziende lucane più ecosostenibili

C. Riuso, che da due anni opera a Matera nella realizzazione di complementi di arredo. E lo fa attraverso l’utilizzo materiali di recupero a basso impatto ambientale. Effettua anche lavori di riqualificazione di zone rurali, abitazioni e aree verdi secondo i principi della bioedilizia e della permacultura. Officine Frida Arts & Crafts nasce nel 2013 a Matera ed opera da diversi anni nel settore della moda ecosostenibile. Produce abbigliamento e accessori di tessuti e materiali ottenuti alla fine del ciclo produttivo sia dalle aziende locali e sia da quelle della vicina Puglia. L’azienda promuove anche workshop e attività sartoriali con corsi specifici per adulti e bambini. Lo scopo è quello di sensibilizzare gli operatori all’acquisizione di conoscenze e tecniche artigianali. Insomma “sapere” e “saper fare” allo stesso tempo.

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Io Potentino invece è un’Associazione No Profit ben consolidata sul territorio di Potenza. Da 6 anni la sua attività è capillare nel contrasto al fenomeno della povertà sociale. Il suo progetto cardine è “Magazzini Social”. Si pone come obiettivo la raccolta delle eccedenze alimentari provenienti dalle attività commerciali e dagli eventi pubblici e privati. Tali prodotti vengono poi redistribuiti verso chi ne ha bisogno su tutto il territorio cittadino.

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Ri.Plastic, azienda con sede a Potenza, è impegnata nel recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, pericolose e non pericolo. Si occupa della lavorazione di materie prime secondarie, plastica e metalli ferrosi e non. Queste vengono poi reinserite sul mercato con un uso di destinazione completamente nuovo.

Un concorso nazionale per videoreporter

Il concorso “Storie di Economia circolare” è stato promosso con un bando ad hoc da Ecodom e CDCA. Ed è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. L’obiettivo è di raccogliere insieme le migliori storie narrate ed immortalate da giornalisti, videomaker, fotografi, scrittori e disegnatori. I cinque vincitori, uno per categoria (video, foto, radio, scrittura e fumetti), saranno selezionati prima attraverso una votazione online e poi da una giuria formata da esperti del mondo dell’informazione e della cultura. Un altro modo per portare l’opinione pubblica a conoscenza di un “modus operandi” alternativo a quello tradizionale.

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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1 Commento

  1. […] e le aziende del territorio che hanno risposto all’appello lanciato nei giorni scorsi dalla Regione Basilicata. Si tratta dell’appello per sostenere il servizio sanitario regionale vista l’emergenza […]

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