Condividi Select Languageالعربية简体中文NederlandsEnglishFilipinoFrançaisDeutschGreekItaliano日本語PolskiPortuguêsRomânăРусскийСрпски језикEspañolSvenskaTürkçe La camicia da uomo, il leit motiv del Brand Balossa, dalla nascita alla collezione odierna è un garbato invito alla lettura della camicia, la stupefacente presentazione della sua “apparente” immagine che obbliga lo spettatore ad effettuare una esperienza visiva, curiosa e intrigante, catturato dai giochi e dalle ombre che la stilista esorta ad analizzare, ben visibili ma per niente semplici, essenziali e non banali, come le tecniche di taglio, accessori di base non scontati come colli e polsini, la costruzione stessa della camicia, ma anche citazioni espresse in forme non tradizionali, sui polsini oppure sulla schiena di un capospalla, oppure effetti luce derivati dalla sensorialità dei tessuti utilizzati. Le camicie di Balossa sembra che vogliano raccontarci storie, affascinando nella loro apparente semplicità, per la tecnica e per l’immaginazione, che ci fanno capire che siamo davanti ad una lezione di stile raccontata nella maniera forse più semplice, per cui estremamente sofisticata, dove la creatività, lo stile e la genialità di una stilista della moda contemporanea, si ispira al capo iconico che la rappresenta: la camicia bianca. E Indra, nella sua lezione di stile, ci fa “leggere” la sua quasi immutabile camicia bianca dotandola di dieci, cento, mille nuove identità, capace di infinite variazioni, diventando ora un piccolo soprabito, senza orli ma a taglio vivo, un capospalla con la schiena segnata da una citazione, capispalla che si soprammettono in maniera asimmetrica, come una regola, niente è scontato per la stilista che vuole mutare l’ordine delle cose, usando file di ganci al posto dei bottoni facendoli diventare un ornamento, nodi che socchiudono spacchi sui fianchi, lo sbieco che accarezza la figura, le bretelle che legano, afferrano, accarezzano, enormi spille da balia sui rever dei capispalla, tessuti maschili come la flanella e il Principe di Galles che diventano un must della femminilità e poi la maglieria e il total black, una decisa e originale variazione del colore, della forma e del tessuto, proprio per mutare l’ordine delle cose… che ci permette di capire la genialità di alcune delle camicie più elaborate, individuando i passaggi di base per costruire un entusiasmante sviluppo di grande creatività. Cristina Vannuzzi Landini www.balossashirt.com Condividi Qual è la tua reazione? emozionato 0 Felice 0 Amore 0 Non saprei 0 Divertente 0 Cristina Vannuzzi LandiniNata a Firenze, residente a Firenze e New York, é esperta in comunicazione, ufficio stampa e merchandising. Già capo ufficio stampa per REL, la finanziaria per l'informatizzazione della PA sotto Enea e Ministero del Lavoro, già associata FERPI e all’Associazione Donne del Vino, ha svolto numerosi incarichi. Collaborazioni giornalistiche cartaceo e web: settori food and beverage, lifestyle, locali, eventi, fashion, cosmetica, interviste chef e vip. Facebook
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