E’ il nuovo simbolo, gadget della nuova Missoni consegnato ad ogni ospite della sfilata.
Il tutto sottolinea un messaggio profondo ed importante il cui obiettivo è la battaglia dei diritti, della libertà e della democrazia. Oggetto già famoso in tutto il mondo, è stato voluto per la sfilata dalla stessa Angela Missoni che afferma: “quando sono messi a rischio i diritti delle donne più basilari non si può più stare zitti“.
Questi berretti hanno invaso le città durante le manifestazioni di protesta contro il sessismo di Trump e oer la stilista hanno un significato speciale. Nonostante non abbia vissuto il 68, ma oggi si ritrova a favore della battaglia e garantisce la sua voglia di scendere in strada per paura che le nostre figlie e nipoti crescano senza garanzie che consideravamo acquisite.
LA sua citazione rispecchia la quotidianità in cui viviamo ed in cui noi donne, ma non solo siamo coinvolte in prima persona.
Non ha mai partecipato fisicamente ad una marcia, dice, “ma le immagini di tutte quelle donne scese in strada mi hanno toccato tantissimo. Ho iniziato a interrogarmi su cosa potessi fare per dare il mio contributo. E ho pensato che la mia sfilata di lavoro potesse essere l’occasione per dire che la moda è contro qualsiasi tipo di abuso e contro chiunque non sia a favore delle minoranze. Perché, mi creda, dobbiamo dirlo forte. Io ho la grande fortuna di avere un pubblico che mi può ascoltare“.
Nei Pussyhat però c’è anche un messaggio politico. Nonostante la questione di Trump è stata la causa scatenante e il motivo per cui sono nati, Oggi si cerca di sottolineare esclusivamente un momento di profonda incertezza dove tutti dobbiamo essere uniti per i diritti.
È questo il messaggio di Angela Missoni.
Il fondale della passerella è il Monte Rosa: “le donne, insieme, sono come una montagna“. E nell’appello della stilista emerge un richiamo anche all’uomo. La stessa si appella a loro affinchè imparino e continuino ad amarle dimostrando i propri sentimenti.
I cappelli rosa sono quindi anche per loro, per quella fascia maschili di uomini presenti alla sfilata perché il messaggio che Missoni vuole far conoscere è globale senza distinzione di genere.
Laura Savini