Se vi state chiedendo come aprire in bellezza il pranzo di Pasqua o non sapete come accompagnare la vostra Pasquetta spensierata, l’azienda Monte delle Vigne ha realizzato per voi una soluzione elegante, fresca e conviviale: Rubina Brut Rosé.
La cantina parmense, grazie alla sapiente applicazione del Metodo Charmat, dà luce ad una bollicina raffinata impiegando uve Barbera in purezza vinificate in bianco che amabilmente si combina grazie alla sua struttura e al suo equilibrio ad ogni tipo di mensa e non solo agli aperitivi pasquali con salumi e formaggi.
Vogliamo raccontarvi qualche dettaglio interessante.
Rubina Brut Rosé nasce sulle colline di Ozzano Taro, dove Monte delle Vigne dal 1983 coccola i suoi vigneti tra il Parco Fluviale del Taro e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega con vista sugli Appennini.Si tratta di un territorio circondato da boschi verdeggianti, ricco di biodiversità, dove sono ospitati i terreni calcareo-argillosi in cui i grappoli di Barbera maturano lentamente prima che gli esperti procedano alla loro selezione ed alla vendemmia, svolta rigorosamente ed interamente a mano.
Ciò che impreziosisce il Rubina Brut Rosé è il procedimento di lavorazione.
Dopo una pressa gentile delle uve e una macerazione di 4 ore sulle bucce, il mosto fermenta a 17° gradi e successivamente il vino affina per 6 mesi con Metodo Charmat lungo prima di arrivare sul mercato.
Rubina è nome che manifesta un forte legame affettivo, si tratta di un omaggio alla giovane nipote di Paolo Pizzarotti, ma celebra anche le sfumature cromatiche di questa bollicina.
Si presenta al naso con sentori di ribes e di pompelmo rosa intensi e croccanti, mentre in bocca ha un finale lungo, accompagnato da una morbida freschezza.
Questo Rosé rappresenta l’ultimo di una ricca serie di successi enologici conquistati dall’azienda vitivinicola Monte delle Vigne, abilmente diretta da Paolo Pizzarotti, che oggi conta 40 ettari che valorizzando a pieno il patrimonio culturale e identitario del territorio, con una forte impronta sostenibile.
Parliamo di un’azienda la cui vocazione ambientale culmina nel 2021 con la totale conversione in biologica.
Tutto ciò ha permesso alla Monte delle Vigne di dare forma ad un lungo percorso atto a custodire la biodiversità dell’area e dando vita a vini identitari come Nabucco e Callas, omaggio al carattere lirico di Parma, ed a vini della prosa, da uve in purezza che raccontano il territorio.
Dalila Pala