La figura del supereroe si affaccia nella nostra vita molto presto, e si insinua in pianta stabile nel nostro DNA; da grandi si continua ad aver bisogno di storie e di eroi, meglio se “super”, e sebbene questi ultimi siano americani per definizione, possiamo da qualche anno magnificarne uno nostrano: è il primo supereroe italiano quello inventato dal regista Gabriele Salvatores nel suo film fantascientifico Il ragazzo invisibile (2014).

Infatti, il regista di origine partenopea che anni prima ha portato al cinema, con grazia sublime (sic!), quel capolavoro di libro che è Io non ho paura di Niccolò Ammaniti, ha introdotto nel nostro Paese, intraprendendo una strada rischiosa, questo nuovo personaggio, lo special boy con il nome di Michele Silenzi. Il ragazzo invisibile ha raccolto buoni riscontri da parte del pubblico, e il personaggio di Salvatores è stato convincente.

Gabriele Salvatores

Ludovico Girardello in il ragazzo invisibile, Film

Michele Silenzi (personaggio interpretato da Ludovico Girardello) è un ragazzo introverso che fa fatica ad aprirsi alle relazioni con i coetanei e per questo viene preso di mira, a scuola, con atti di bullismo. Solo che alla festa di Halloween, nella notte in cui è concessa la più grottesca delle epifanie, accade qualcosa di inaspettato nella sua vita. Guardandosi in uno specchio ed esprimendo il desiderio di scomparire, scopre di essere diventato davvero invisibile. No, non è l’imbranato uomo invisibile di Hotel Transylvania, perché il ragazzo passa all’azione, comincia, con l’aiuto di questo potere speciale, a vendicarsi di tutte le prese in giro subite dai compagni e apprende alcune verità sul suo oscuro passato.

La più incredibile avventura della sua vita sta per iniziare.

Gabriele Salvatores

Il regista e il protagonista nel sequel, anatomia invisibile i visual effects, Screenweek Blog

E ora, dopo quattro anni dal primo film, e precisamente il prossimo 4 gennaio, uscirà in sala  Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, sempre diretto da Gabriele Salvatores, prodotto da Indigo Film e da Rai Cinema, di cui è stata mostrata una sequenza di  dieci minuti alla Festa del Cinema di Roma.

Avevamo lasciato il nostro “speciale” alle prese con la sua nuova vita; il primo film ci ha fatto anche conoscere una base russa nella quale si conducono esperimenti sugli speciali, persone dotate di poteri particolari, ed è da qui che la madre di Michele è riuscita a fuggire salvando una neonata.

Ludovico Girardello commenta il sequel utilizzando il gergo giovanile:  «In confronto al primo è più figo, più grande. Io sono cresciuto insieme a questo personaggio.Il  primo film lo vedo come un’introduzione, il secondo come una storia vera: l’atmosfera sul set era dark, buia e tetra, a mio gusto mi piace molto di più così».

Gabriele Salvatores

Il ragazzo invisibile, Seconda generazione Filmitalia.org

Ma chi era, in realtà, la neonata salvata nel primo film? Lo si scopre nel sequel, e avrà il volto di Galatea Bellugi, nata in Francia da padre italiano e madre danese;la giovane attrice che la interpreta ha dichiarato: «È stata un’avventura con tanti effetti speciali, molto bello entrare in questa storia e integrarsi», il suo è un personaggio complicato e volubile con il potere di bruciare le cose. Galatea è “la donna del fuoco”.

Nel sequel ci sono poi 650 effetti visivi, «cose mai fatte per i film indipendenti» – ha spiegato il supervisore degli effetti visivi del film, Victor Perez. Per film indipendenti Perez intende quelle produzioni sotto i 120 milioni di euro. Il primo film è costato circa 8 milioni di euro e si presuppone che l’investimento per la seconda generazione sia stato più alto. Non ci resta che andare al cinema per gustare lo spettacolo degli effetti preannunciato.

https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/il-ragazzo-invisibile-seconda-generazione-primo-incontro-con-i-protagonisti/n72422/

Valeria Gennaro

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Valeria Gennaro
Giornalista, insegnante, fashionista e cultrice della materia in storia del cinema con la passione per la moda, i bijoux e la social communication. Laureata magistrale in Teoria e filosofia della comunicazione e laureanda in Scienze filosofiche. Neuro Linguistic Programming Master Practitioner. Collabora con "La Gazzetta del Mezzogiorno", Cinematographe, Fashion Life, ed è caporedattore del giornale "Alpi Fashion Magazine" e del relativo supplemento sul lusso Luxury Style Mag

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