La Grande Guerra del Salento rappresenta la più autorevole trasposizione cinematografica dell’omonimo libro di Bruno Contini.

A ridosso della immane violenza scatenata dalla seconda guerra mondiale, in un’Italia impoverita ed inaridita dai lutti del conflitto, mentre la storia si riprende, in Salento si accende un nuovo scontro che ha per eserciti gli abitanti di due paesini, Supersano e Ruffano.

Alla base di questa rivalità si intrecciano desideri di potere, deliri di onnipotenza, follia e una partita di pallone.

L’accesa competizione tra le squadre di calcio dei due paesini fa da contorno alla rivalità tra due uomini: Ernesto, imprenditore agricolo e presidente della squadra di calcio di Supersano e Alfredo, generale in pensione del regime fascista e presidente del Ruffano Calcio.

La Grande Guerra del SalentoRivalità queste che stridono ed entrano in profondo contrasto con la forza dell’amore tra due giovani coppie: Giulio e Agnese e Giovanna e Antonio legate dal destino e dal profondo legame di amicizia che le unisce.

A ricollegare alla realtà questo nuovo contributo cinematografico c’è il fatto che proprio il giovane Antonio fu il primo tifoso nella storia d’Italia a prendere la vita a causa di una partita di pallone.

Nelle parole del regista Marco Pollini ritroviamo l’intensità dell’opera.

Parliamo di una storia vera che in pochi conoscono, dalla cui narrazione emerge un mondo sconosciuto: quello del dopoguerra nel basso Salento.

La Grande Guerra del Salento è un film di lacrime, sudore, sangue ma anche di amore e passione in cui si rintracciano le origini del tifo e la frenesia del calcio locale, il senso di appartenenza al proprio paese, la rivalità e il desiderio di vendetta e di rivalsa verso gli “amici” del paese vicino.

Il regista Marco Pollini ha avuto il merito di mettere insieme un cast di attori particolarmente affiatati e appassionati, ma anche tre maestri del cinema come: Marco Leonardi, Paolo de Vita e Pino Ammendola. Ma anche veri e propri mostri sacri dello spettacolo in Puglia: Uccio De Santis, Fabrizio Saccomanno e Giuseppe Ninno.

Artisti che sono stati affiancati da altri talentuosi attori emergenti come: Valerio Tambone, Martina Difonte, Lucrezia Scamarcio, Rossana Cannone e Riccardo Lanzarone, di cui sentiremo molto parlare.

La produzione del film è stata coraggiosamente intrapresa da Ahora!, società di produzione cinematografica fondata e diretta da Marco Pollini (operante nel settore da oltre vent’anni), con il sostegno dell’Apulia Film Commission film fund.

Il film (le cui riprese si sono svolte fra Lecce e Brindisi), che uscirà nelle sale cinematografiche dal 5 maggio, è ambientato tra il 1948 e il 1949, periodo in cui appunto si verificò il tragico evento della morte di Antonio il giovane di Supersano (in provincia di Lecce), che rappresenta il primo tifoso ad essere assassinato ad esito degli scontri nati dopo una partita di calcio.

Dalila Pala

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