Un entusiasmante articolo di Emanuela Pirrè sottolinea la via creativa di Alba Folcio, vincitrice della VI edizione della mostra Ri-definire il gioiello, in corso in questo giorni al Museo di Casal Maggiore. Il suo rapporto con la creazione di monili, direi però che si tratta in realtà di micro-sculture, è parte importante del suo fare arte.
Ho la fortuna infatti di conoscere le altre sue espressioni, i lavori su carta, le sculture, i bassorilievi, le installazioni, ma la sua versatilità non si ferma qui dato che è anche un’insegnante, molto amata, progetta mostre, e uso il verbo progettare, a ragion veduta, perché intendo comprendere tutti gli aspetti di una mostra, dall’idea alla realizzazione.
La più recente è stata “Le figure della paura“, un’eccellente esposizione a Vimercate, accompagnata da un convegno come è suo uso fare.
Il suo immaginario è fatto dei metalli che predilige. Suo media emblematico il rame che sotto le sue mani diventa duttile come una fettuccia, lieve come il volo di una rondine o maestoso come il nuoto di una manta…
Così l’ottone, il ferro, i fili di ferro in forme infinite, sempre armoniose, ma non solo, anche la carta, le pietre o i colori.
Il suo laboratorio è una vera fucina, solo andandoci si può avere la percezione del mondo fantastico che è. Qui tutto è possibile, qualsiasi idea ė solo un aspetto della realtà cosi variegata della Folcio, frutto di una ricerca continua, inarrestabile. Per questo è tra i protagonisti ormai fissi di Artour-O il MUST e MISA, grazie anche ai Committenti istituzionali e privati che credono nel suo lavoro. E ora questa ennesima conferma quale vincitrice della VI edizione di “Ri-definire il gioiello“, la mostra presentata da Sonia Patrizia Catena, che ne è anche l’ideatrice. Il tema complesso, ” le parole” con cui artisti e designers si sono liberamente confrontati. Versi, haiku, titoli, brani, queste le fonti dell’ ispirazione dei 41 artisti selezionati, presenti nella Sala Zaffanella, al Museo. Eccoli: Lisa Carboniero, Loriana Casati, Chimajarno, Cikala – sculture sulla pelle, Collezione dei Calanchi di Gaia Descovich, comivi di Ivana Comandini, Cristina Croce, Beatrice De Angelis, Agnese Del Gamba, DiaN – Diana Natalini, Elena dp crea, Fantartcreazioni di Serena Pucci, Antonella Fenili, Finny’s Design, Bianca Flut, Alba Folcio, Fragiliadesign di Francesca Di Virgilio, Simona Girelli, I Monili di Mu di Massimiliano Cesa, I Sogni di LuLù di Enrica Fontolan, IdeeVariopinte di Cinzia Chelo, Marisa Iotti, JF Project, Leonia Lovisetto, Daniela Luzzu, Rita Martínez, Maurizio Mo, Monica Rotta Designer, Marisa Moretti, PaS°A di Alessandra Pasini Jewelry Designer, quasi caramelle – Mariolina Mascarino, Ricicl-Ar, Francesca Romagnoli, Rosalba Rombolà, Sandra Ercolani (metamorphosidesign), Francesca Romana Sansoni, Stella Nera, Agnese Taverna, Toccodautore di Giovanna Monguzzi, VetroGioielli di Sara Talso Morandotti, Xapá Creazioni. Da segnalare il blog di Emanuela Pirrè grande estimatrice della materia.
La mostra è aperta fino al 30 luglio 2017. Inaugurazione sabato 17 giugno dalle ore 17.30.
Tiziana Leopizzi