Per la moda maschile giugno è un mese importantissimo, tra Londra, Milano e Parigi, abbiamo la possibilità di vedere ciò che le varie case di moda hanno in serbo per la prossima stagione estiva.
Di giorno in giorno Alpi Fashion Magazine vi terrà aggiornati sulla Milano Fashion Week commentando i brands che più di tutti hanno attirato la nostra attenzione.
Corneliani :
La passerella di Corneliani racconta freschezza, dinamicità e vitalità. Colorazioni neutre, pochi fronzoli e tagli maschili (come d’obbligo per la maison), sono il trinomio perfetto assieme ai tre aggettivi iniziali, per la prossima stagione firmata Corneliani.
Zegna :
Ermenigildo Zegna anima la passerella di modelli vestiti con abiti veramente coerenti con il passato della casa di moda. L’idea di inserire elementi di carattere prettamente sportivo e perfettamente contrastante (in modo positivo), con un pantalone elegante, personalmente, di mio gradimento.
Colorazioni molto autunnali che abbinate con una giusta tintarella donano un fantastico imprinting al tutto.
Dolce & Gabbana :
Le sfilate di Dolce & Gabbana ormai non sono semplici sfilate, ma grandissimi eventi, anzi “Spettacoli”. Quest’anno la tematica rispetto alla “solita” Sicilia, ha come tema la dominazione Spagnola, avvenuta proprio in Sicilia tra il 1516-1713. Una collezione davvero forte ricca di emozioni, a partire dalla colorazione rossa, e dalla scenografia onnipresente quasi in ogni creazione. Una fortissima presenza barocca contorna ogni singolo pezzo ricollegandosi fortemente alle collezioni passate, assieme ai rosari gioiello che rendono il tutto ancora più “sacro e profano”.
Costume National :
L’uomo di Costume National invece è abbastanza essenziale. Non esagera, ma gioca solo con i colori e con le forme. I tagli dei capi sono rigidi e minimali, mentre i colori sono forti e accesi, spezzati dalle fantasie a righe verticali. Le scarpe quasi tutte “ Vaqueros”.
Molto usata la pelle, sia scamosciata che liscia.. non farà un po’ caldo l’estate prossima?
Il color block risulta vincente. Futuristica.
MSGM :
Massimo Giorgietti di anno in anno ci coccola con le sue fantastiche e suggestive sfilate. L’uomo che ha deciso di mostrare è un attento precursore della moda; infatti nemmeno uno dei capi presenti in passerella va contro gli standard dettati dalla primavera. C’è colore, il pantalone corto, le fantasie estrose (immancabili per MSGM), e la ciabatta maschile (che io, ahimè boccio).
Delinea alla perfezione ciò che per me dovrebbe essere la moda estiva.
Andrea Pompilio :
Andrea Pompilio porta in passerella dei capi minimalistici accompagnati da caratteristici dettagli ed applicazioni. Come sempre non lascia niente al caso, e la sua collezione come la precedente invernale è ricca di colori e di “vita”. Mi fa pensare.. a giovani imprenditori nel settore della moda, e perché no, anche altri ambiti. Le forme ampie quasi over-size sono ampiamente adatte alla stagione estive.
Neil Barrett :
Neil non si discosta molto nelle proprie creazioni. Una sorta di filo – continuativo collega le sue collezioni. I colori primari, il nero e il bianco la fanno da padrone.
La collezione vanta capi molto ampi e “informi”, in quanto il neoprene, materiale molto utilizzato da Neil, dona “poco movimento” ai capi. La fantasia comuflage va a sostituire i classici colori bianco/nero/grigio delle felpe viste nelle passate collezioni, affermandosi come sempre uno dei più in voga riguardo lo street-style.
Versace :
Donatella delinea un uomo avventuroso; ad aprire la sfilata modelli vestiti di total pink, rievocano in me, la visione degli uomini vestiti in vacanza a capri; dopo qualche minuto invece, approdano in passerelle abiti dall’animo forte, dove è ben visibile l’influenza sahariana di determinati capi. Il traforato trend di questa stagione per le donne si farà vedere anche nell’uomo con geometrie particolarissime come cerchi e righe.
Come sempre i modelli tendono a rassomigliare a divinità greche, e in passerella sfilano anche uomini con tuniche di ispirazione proprio greco-romana, ed elegantissime jumpsuit.
Immancabili le stampe baroque che contraddistinguono la maison, accompagnate da stampe che personificano figure nere avvolte da palme.
I pantaloni rimangono confermati quelli a ¾ che danno la possibilità di mettere in mostra la calzatura (che ovviamente Versace vuole palesemente super vistosa).
Philipp Plein :
Philipp Plein taglia la linea “rock”, che da qualche collezione a questa parte non faceva altro che sottolineare l’animo alternativo e rude del brand, e del creatore stesso.
In passerella vediamo uno stile “navy” sia per gli abiti, sia per la location, una mega piscina e tantissime riproduzioni di squali.
Quello che viene proposto è un navy aggresive, tra maglioni completamente ricoperti di stemmi marini e di ancore, fino alle fantomatiche righe. Anche qui visibili le stampe nelle t-shirt, che si rifanno ai disegni degli squali della scenografia. Devo amettere che questo mi ha particolarmente impressionato.