Sta per concludersi (il 26 novembre) L’Iran Expo 2016, una importantissima vetrina di cinque giorni organizzata da Fiera Roma e dedicata ai rapporti istituzionali ed imprenditoriali tra Italia e Iran; l’occasione giusta per cementare i rapporti economici tra i due paesi nel proscenio degli accordi internazionali tra Stati Uniti, Unione Europea e Medio Oriente. Il centro di Roma diventa l’occhio nevralgico e pulsante della multiculturalità: dal concerto Jazz del pianista Peyman Yazdanian, autore di colonne sonore e di pellicole cinematografiche di fama internazionale, alle melodie dei musicisti Nasim Saad e Andrea Ferocial, tra violoncello e pianoforte; dalla Casa del Jazz, fino agli scatti fotografici di Viaggio in Iran.
A coronare la Iran International Exhibition la presenza del Ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, testimone ed ambasciatore della relazione tra due mondi industriali poi non così lontani, i cui rapporti sono rafforzati dai recenti accordi che considerano l’Italia come migliore partner commerciale per l’Iran.
Anche grazie alla collaborazione di Confindustria, di Assafrica & Mediterraneo, della Camera di Commercio, di Industria Italo-Iraniana, della Fiera Internazionale di Tehran, dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran e dell’Ambasciata Italiana in Iran, si è potuto realizzare, proprio in Italia, il primo concreto dialogo tra Occidente e l’Oriente, con paesi che guardano ancora più a Levante come la Persia.
Un’occasione di confronto e di libero scambio tra manifatturiero, siderurgico, turismo, gastronomia, artigianato, cinema, fotografia musica e arte e produttività industriale, alla quale è dedicato uno spazio per gli espositori di 7.000 metri quadri, con 15 settori merceologici, oltre 150 aziende iraniane e stand provenienti anche da paesi vicini ai confini iraniani.
L’Iran è un paese ricco di storia, che ha alle spalle una civiltà millenaria ma tuttora porta il peso dei conflitti e delle guerre che si svolgono nei paesi limitrofi, e sicuramente deve ancora risolvere alcune controversie e contraddizioni interne al paese; ma possiede un’eredità inestimabile e un potenziale di sviluppo che potrà mettere a frutto soltanto cogliendo il buono della sua ricchezza, accettando le diversità e aprendosi verso le democrazie estere. Queste potranno portare enormi vantaggi in vista del progresso culturale e non solo economico del paese, grazie alle duecento eccellenze insignite come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. L’Iran Expo 2016 rappresenta un passo concreto verso il definitivo superamento delle sanzioni inflitte all’Iran dall’UE.
Marianna Gianna Ferrenti