Giuseppe Nardi, in occasione del primo workshop “Cinema e location management” tenuto a Napoli e organizzato da Vita da Set – i mestieri del cinema e Kine Mata concede un’intervista a conclusione della due giorni (14/15 Aprile) dedicata ai mestieri del cinema. Giuseppe Nardi lavora da circa vent’anni come Location management concedendo la sua attività per molti progetti cinematografici di grande spessore (“La grande bellezza”, la serie tv “The Young pope”, “Spectre” e il recentissimo “Loro”) e collaborando con grandi registi tra cui Paolo Sorrentino e Sam Mendes:
Giuseppe, Napoli è un naturale set cinematografico, un’immensa eredità secolare accresciuta nel tempo tra i vicoli nascosti e nelle piazze monumentali, come prende forma l’idea di realizzare un workshop sul cinema dedicato al lavoro di Location Management, in questa città?
L’idea è partita da Tonia Zitelli, con la quale abbiamo istaurato subito un bellissimo rapporto di collaborazione, dopo esserci conosciuti sull’ultimo film di Paolo Sorrentino “Loro” che a breve uscirà nelle sale. Sebbene avessi una diffidenza iniziale dovuta a brutte esperienze recenti, con pseudo associazioni culturali che organizzavano corsi di formazione in altre regioni (in realtà prendevano fondi della comunità europea per organizzare corsi più o meno fantasma), decisi di accettare, e la fiducia è stata ben riposta. Dal work shop adesso spero nasca anche un nuovo progetto, sempre in collaborazione con Kinemata e Vita da set, per realizzare una pubblicazione sulle locations di Napoli nell’ottica di chi vuole mettere in mostra la parte più vera ed autentica di Napoli, quella di tutti i giorni.
Vita da Set può accendere nuovo entusiasmo ed interesse nelle nuove generazioni che si vogliono accostare ai mestieri del cinema e con quali aspettative future? Che consiglio ti senti di dire a chi intende svolgere l’attività di Location management?
Diciamo che ogni attività sul territorio che mette in contatto diretto operatori del settore e giovani che aspirano ad entrarvi è sempre da vedere in modo positivo, soprattutto in quei settori dove esistono forti barriere d’ingresso come può essere il settore della cinematografia in Italia e nelle realtà territoriali dove non esistono poli particolarmente sviluppati come può essere Roma per il cinema e Milano per la pubblicità . Sicuramente Vita da Set ha avvicinato ed avvicinerà sempre più la realtà di Napoli al mondo del cinema, non solo per i giovani che vogliano entrare a farne parte, ma anche al contrario per gli addetti del settore che come nel mio caso hanno riscoperto grazie a questa occasione una città con un immenso bacino di risorse umane e culturali.
Venendo alla seconda parte della domanda, il consiglio è innanzitutto di capire se sia il settore corrispondente alle proprie aspirazioni, se la risposta è si , l’unico consiglio è quello di crederci, perché anche al giorno d’oggi dove la crisi economica, sia del settore che in generale sembra limitare le aspirazioni e le possibilità dei più giovani, tuttavia per assurdo di gente in gamba c’è, spesso non si trovano i collaboratori giusti per determinati progetti. Chi saprà adattarsi, rispondere alle richieste del mercato e voglia di mettersi in discussione troverà le porte aperte e forse anche occasioni come questa potrebbero essere un trampolino per chi saprà sfruttarle.
Quali sono le tue considerazioni da relatore in riguardo al coinvolgimento dei partecipanti a conclusione del workshop per “Vita da set – i mestieri del cinema”, ti ritieni soddisfatto?
Diciamo che per deformazione professionale non mi ritengo mai soddisfatto, nei confronti di me stesso. Per l’apporto dei ragazzi credo invece siano stati tutti interessati e motivati, purtroppo avrei voluto dargli di più, soffermarmi su più aspetti e dare indicazioni più dettagliate ma in due giorni bisognava fare delle scelte e sintetizzare al massimo per trattare comunque ogni aspetto. Credo e spero sia servito loro per capire i pro ed i contro di questa professione.
Il cinema ha bisogno di continue risorse e nuove idee al passo con i tempi, come vedi il cinema degli anni futuri? Si può immaginare il cinema visto esclusivamente attraverso le nuove piattaforme a pagamento su Internet?
Non credo di essere la persona più indicata a prevedere il futuro del settore , giacché ritengo la mia competenza estremamente settoriale e di nicchia, dalla quale non si può uscire per avere un quadro sufficiente a farne una previsione sul futuro. Credo in ogni caso che il gusto di vedere un film in sala per chi nutre trasporto ed interesse per questa forma di arte, non potrà esser sostituita totalmente da internet, perché nelle pareti domestiche si perde sempre un poco di magia che solo lo schermo e l’audio di una sala cinematografica possono regalare.
Giuseppe tu negli anni ha fatto tesoro di una notevole esperienza accresciuta nel cinema, lavorando per grandi progetti cinematografici come location manager, quanto ti ha lasciato dentro il cinema in questi anni e cosa ti senti di raccontare della tua professione e di eventuali progetti futuri?
Il cinema mi ha dato tantissimo. Grazie al mio primo film ho messo su famiglia, cosa oggi purtroppo non più così scontata per i giovani. Grazie al cinema ho scoperto la passione per la fotografia, grazie al mio lavoro ogni giorno posso provare a migliorarmi . Ritengo il mio lavoro anche un piacere della mente. Lo scouting delle location e in generale le mansioni del location manager sono una sorta di percorso di avvicinamento ai limiti che tutti abbiamo e che spesso da soli ci poniamo come paletti sul nostro cammino. Ogni giorno provo a spostarne uno più avanti e mentre compio il passo provo soddisfazione nella consapevolezza che domani ci sarà un altro limite, un nuovo paletto da spostare ed un altro passo in avanti da compiere.
Quando iniziai questo lavoro non amavo scattare foto ne sapevo farne, tra i tanti limiti superati negli anni ancora oggi il più gratificante è quello di fotografare e di cercare di migliorare la mia tecnica pur rimanendo fedele alla riproduzione della realtà e mentre lavoro e cerco la location ideale svolgo quella che ormai è una passione. Per i progetti futuri preferisco non parlare e concentrarmi sul presente.
Chiuderei se mi si concedi di peccare per una volta di umiltà con una autocitazione nella quale troverai comunque riassunto il senso del mio lavoro e che è la frase che ormai considero la migliore descrizione del location manager e che ne sintetizza filosofia e valori.
“Correrai costantemente e con tutte le forze lungo quel sottile ciglio che separa il lavoro ben fatto dal baratro dell’insuccesso.
Aprirai cancelli, convincerai scettici, sopporterai nevrotici, ascolterai logorroici.
Contratterai con monache e frati, sindaci e puttane.
Incrocerai sguardi sinceri, stringerai sudicie mani.
Darai il massimo per esigenze fondamentali che diverranno superflue un attimo dopo averle esaudite.
Sentirai critiche per risultati mancati ed esili grazie per i più insperati obiettivi.
Terminerai il tuo lavoro senza lasciare nessuna traccia.
Dagli altri sarai chiamato location manager.”
Giuseppe Nardi
Alpi Fashion Magazine Ringrazia Giuseppe Nardi per aver concesso un intervista in cui racconta la sua attività di Location Management e gli auguriamo altre grandi soddisfazioni future.
Antonio Gentile