Il Ricordo che manipola il presente
Al teatro Antigone di Testaccio si è tenuto ad Aprile “Il Quarto Elemento” di Andrés Suriano, uno spettacolo che sicuramente a riscosso curiosità e spunti di riflessione. Il tutto gira intorno a due figure principali che imprigionano personalità diverse, (Massimo) figura crudele ed oscura e (Ludovico) figura incontaminata che diventa vittima di spietate manipolazioni.
Oggi qui con noi il Regista Manuele Guarnacci che ci racconta la sua esperienza e la sue considerazioni.
G.: Salve Emanuele, cosa ti ha spinto ad accettare la regia “ Il Quarto elemento”?
R.: Salve a te, bella domanda, sicuramente la voglia di mettermi sempre alla prova.
In questa storia, in particolar modo si racconta una tematica complessa e psicologica, non usuale.
G.: Quali sono le difficoltà che hai incontrato?
R.: Le principali sono state le tempistiche di realizzazione ed il fatto di aver trovato un lavoro già delineato. Per essere più chiari, il testo era definito e il cast già scelto, tali elementi solitamente vengono concordati con il regista, ma ciò nonostante ho trovato una grande sintonia e spirito di team.
G.: Come ti sei trovato con gli attori e con chi sei riuscito a conquistare una particolare sinergia?
R.: Con gli attori ho stabilito subito un ottimo rapporto, pur avendo tempi molto stretti la loro collaborazione è stata fondamentale per il raggiungimento di un buon risultato, in particolar modo ho stabilito una grande sinergia con il protagonista (Massimo) il quale si è saputo mettere in discussione.
G.: Le tue riflessioni da regista su questa storia, quali sono?
R.: Sicuramente aver riscontrato un testo poco teatrale è la cosa che principalmente mi preoccupava di più. I vari cambiamenti alla fine ci hanno portato a garantire un risultato di maggior naturalezza nei dialoghi, dove si evidenzia la manipolazione umana drammatica.
G.: Il pubblico come ha recepito tale drammaticità?
R.: Il pubblico presente, ogni sera si è rivelato diverso , ha decisamente percepito emozioni varie.
Quindi posso dirti che è stato bello riscontrare, positività ma anche diversità.
G.: Bene, Emanuele , ora che progetti hai nel futuro?
R.: Nell’immediato un adattamento di “ASIMOV”, poi la voglia e la volontà di sperimentarmi sempre nel mio lavoro .
G.: Perfetto allora …che dire in bocca al lupo… e a presto
R.: Grazie, spero a prestissimo.
intervista al Regista Manuele Guarnacci a cura di Gabriella Chiarappa.