È stata la mano di Dio, il film biografico diretto da Paolo Sorrentino ha già conquistato il Festival di Venezia, infiammato la critica americana al Telluride Film Festival, e sta catturando l’attenzione del pubblico internazionale. Il nuovo lungometraggio del regista de La grande bellezza arriverà nelle sale italiane dal prossimo 24 novembre per poi approdare su Netflix il 15 dicembre 2021. È stato presentato in anteprima il 2 settembre in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
È stata la mano di Dio, un film biografico commovente
Toni Servillo È l’alter ego del regista
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È stata la mano di Dio è ambientato negli anni Ottanta. La vita del diciassettenne napoletano Fabietto Schisa (Filippo Scotti) viene profondamente trasformata da due avvenimenti: l’arrivo di Maradona al Napoli e un grave incidente che rompe la serenità familiare del giovane. Nel film Toni Servillo interpreta il padre del protagonista Fabietto, che molti già considerano l’alter ego di Sorrentino, come peraltro lo stesso regista ha lasciato intendere alla stampa.
Pete Hammon su Deadline: “Un film che colpisce dritto al cuore”
Seguendo Deadline quest’opera cinematografica ha tutte le carte in regola per concorrere al prossimo Oscar per il miglior film straniero, o perfino a quello per il miglior film. “Colpisce le persone dritto al cuore. Le reazioni emotive ai film – ha spiegato Pete Hammon – possono fare tanto agli Oscar, e questo le garantisce. A mio parere il comitato selezionatore italiano – ha aggiunto Hammon – mancherebbe una scommessa quasi sicura se non scegliesse questo film come candidato ufficiale per il miglior film straniero. […] Al di là di quella categoria […] suscita quel tipo di reazione appassionata che potrebbe sul serio spingerlo fino alla corsa per il Miglior Film, anche senza la benedizione dell’Italia”.
valeriagennaro@alpifashionmagazine.com