Come da qualche anno Daniela Gregis, che ha iniziato il suo lavoro ormai 20 anni fa a Bergamo, conduce la sua sfilata nella Basilica di Sant’Ambrogio, ed assieme alla sua musica, è un’oasi di pace in mezzo alla frenetica settimana della moda milanese, in cui gli appuntamenti si incalzano senza lasciar spazio alle piccole bellezze quotidiane.
Daniela Gregis scrive, disegna, scarabocchia e telefona. Per ogni idea realizzata mille altre ancora prendono forma, in uno studio, anzi laboratorio che non ha mai dato limiti al concetto di creatività. Daniela ride, si preoccupa, si arrabbia e fa regali a tutti, siano amici, parenti, cugini, artisti, figli, mamme e perfetti sconosciuti, si scambiano le parti, interagiscono e danno forma a creazioni, a delle creature sempre nuove e diverse.
La collezione
La collezione primavera estate 2019 di Daniela Gregis si intitola “Sale e pepe”. È un pizzico, un piccolo gesto, un ultimo sapore che dà l’essenza e cambia tutto, come il sale e il pepe, non il cosa ma il come. Sono contrasti, addirittura opposti, ma sempre complementari.
Come il bianco e il nero, il tondo e il quadro, il caldo arancio e il fresco turchese, il largo dei pantaloni e lo stretto della maglia. È un tutt’uno speziato, il filo diventa tessuto, formando un cielo stellato di punti che si condensano.
E poi gli ingredienti di sempre, lino e cotone tagliati e cucinati in colore e calore, conditi con un cucchiaio di bottoni, di asole, di colli.
Daniela Gregis con questa piccola poesia, ci dice che con sale e pepe ogni piatto, ogni giorno è nuovo, e vivo in ogni piccolo dettaglio.
Alla fine della sua presentazione escono le sue sarte, che con grandi lavori di maestria regalano sempre capi di alta qualità e adatti ad ognuno di noi, qualsiasi sia il posto o l’orario in cui andare. Le scarpe sono zoccoli in nero e marrone, le borse in tela o in paglia vanno a completare i look assieme a cappelli da legare.
Non solo donna, ma anche collezione maschile, è la proposta della stilista, anch’essa declinata con sale e pepe, in cui gli opposti così diversi si attragono e vivono in armonia.
Marina Greggio