Il Comitato Regionale Flat Tax di Venosa, presieduto dal consigliere comunale Massimo Zullino, ha organizzato un incontro con Armando Siri, consigliere economico di Matteo Salvini, che a Venosa ha presentato il libro “Flat Tax. La rivoluzione fiscale in Italia è possibile”. Siri è il promotore ed ideatore della FLAT TAX, un sistema fiscale agevolato che prevede l’applicazione sulle imposte dirette di una aliquota unica al 15%. Questa idea di riforma è confluita in una vera e propria proposta di legge che sta diventando il cavallo di battaglia non solo della Lega Nord e del gruppo “Noi con Salvini”, ma di tutto il Centro Destra.

La proposta legislativa, che si prospetta come la più importante riforma fiscale del Dopoguerra, è una scommessa che si pone come obiettivo principale quello di agevolare tutti gli imprenditori che sono costretti a fronteggiare quotidianamente le incombenze di una fiscalità che in Italia è troppo elevata. La tassazione che attualmente è presente in Italia, infatti, poco invoglia i giovani a  investire su un’attività che possa garantire loro un solido futuro professionale ed attanaglia persino le aziende più solide e virtuose. che spesso sono costrette a chiudere bottega non per la presenza di debiti insanabili, ma al contrario per eccesso di credito, a causa dei mancati pagamenti dei fornitori.

“Non è possibile che per veder riconosciuto un diritto devo versare il 30% di una presunta evasione e poi fare domanda di richiesta per il rimborso. Il sistema fiscale della Flat Tax  va visto come un nuovo modo di interpretare il sistema fiscale che può essere vantaggioso per tutti, in primis per lo Stato che è il principale diffidente nei confronti del contribuente” ha commentato Massimo Zullino, promotore in Basilicata del Comitato Flat Tax , che a livello nazionale sta convogliando le energie della società civile verso una rinnovata consapevolezza sulla necessità di cambiare lo status quo ,attraverso un impegno orizzontale di cui i cittadini si sentano parte in causa attiva.

In Italia il cambiamento è possibile purché sia garantito da parte di tutti l’impegno a diffondere conoscenza. Di qui l’invito del coordinatore del comitato a  discutere con gli amici dei contenuti di questa proposta di legge poiché con il passaparola si può fare davvero molto nella direzione di un progressivo miglioramento del sistema tributario italiano.

Durante il dibattito moderato dalla giornalista Angela Desario che ha marcato l’attenzione su una economia di scala che potrà generare un rinnovamento economico, Armando Siri si è soffermato sui contenuto di questa proposta; il consigliere economico di Matteo Salvini ha parlato di una rivoluzione che davvero possa contribuire a stanare gli evasori e al contempo creare ricchezza e benessere per il paese, facendo pagare le tasse a tutti in modo proporzionale, equo e giusto. Il motto di Siri che sta facendo il giro delle piazze e dei convegni in Italia è il seguente: “pagare meno, pagare tutti”.

Una scommessa da cui anche lo Stato potrà trarre enormi vantaggi in un periodo in cui le entrate sono sempre minori e i bilanci si assottigliano. Il progetto di riforma prevedrà anche un inasprimento delle pene nei confronti degli evasori, ma di per sé una tassazione fissa al 15% sarà un buon incentivo affinché non ci siano più giustificazioni accettabili per avallare il mancato pagamento delle imposte.

Siri si è addentrato con dati alla mano in una fitta relazione che, attraverso la legge dei numeri, fa comprendere quanto il nuovo sistema fiscale rispetto a quello attuale potrà essere fruttuoso sia per lo Stato che per i contribuenti, diramando anche alcuni dei dubbi espressi da membri della platea che ha partecipato numerosa all’incontro.

Facendo un ragguaglio sulle entrate tributarie ed extratributarie e sui taglia alla spesa corrente, emergono dalla proposta di cui Armando Siri parla anche nel suo libro, tre aspetti principali relativi alla semplificazione delle procedure di riscossione delle imposte, con un sistema di regole più facile da interpretare ed applicare anche in caso di mancato pagamento per i cosiddetti “commercianti in incaglio”, con l’abolizione dell’onere della prova e con il saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia.

Si è parlato degli effetti positivi della introduzione della Flat Tax, che produrrà una liberazione delle risorse pari a 48,5 miliardi di euro per le persone fisiche e 14,8 miliardi di euro per le aziende, generando così un indotto economico che contribuirà a migliorare il tenore di vita degli italiani e delle famiglie, specialmente quelle in difficoltà economiche.

Questo nuovo sistema fiscale, infatti, aiuterà a far ripartire i consumi, facendo crescere il PIL e creando nuovi posti di lavoro. Una iniezione di fiducia – come precisato da Armando Siri – che di sicuro non risolverà tutti i problemi dell’economia italiana, ma potrà con il tempo  e con gradualità contribuire a risollevarla, equilibrando contemporaneamente le entrate per lo Stato.

La relazione di Siri è stata accompagnata dalle riflessioni del commercialista Nicola Caldarulo, e dagli interventi di altri commercialisti, come Vincenzo Teora, che ha espresso alcuni interrogativi su come la flat tax potrà invogliare i giovani imprenditori a superare la soglia di investimento dei 50.000 euro che è generalmente il limite oltre il quale tendono non investendo, temendo che l’attività non regga il peso di una tassazione IVA elevatissima, che potrebbe persino passare dal 22 al 25%.

“Quando si affronta il sistema fiscale non lo si può fare a muso duro, ma un pezzo per volta” ha risposto Armando Siri. “Nell’ipotesi che abbiamo messo in campo – sottolinea Siri –  all’inizio si interverrà sulle imposta dirette, ma la curva di incremento ci consentirà successivamente di intervenire anche sulla leva delle imposte indirette (IVA ed IRAP). E poi le deduzioni si fermano a 50.000 euro, ma l’aliquota rimane fissa al 15% per i redditi sia superiori che inferiori ai 50.000 euro”.

Nicola Errico si è invece soffermato sull’aspetto sociologico della questione sottolineando che il problema vero de lavoro in Italia non è solo la defiscalizzazione ma la mancanza di innovazione tecnologica e che “la flat tax non risolve il problema vero dello squilibrio vero tra Nord Europa e Sud Europa”. Il consulente assicurativo Liberatore invece si è posto il problema se per introdurre la flat tax sia necessaria una modifica della Carta Costituzionale, che Armando Siri ha invece escluso categoricamente.  A conclusione dell’incontro è intervenuta con una considerazione politica anche la consigliera comunale Carmela Sinisi.

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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