Un cast davvero particolare con attori eccellenti quello del film “Fiore”, con attrice di punta Daphne Scoccia. Grande successo per la prima TV in onda ieri sera su Raitre. Il regista è Claudio Giovannesi, un nome, una garanzia nel cinema contemporaneo emergente. E tra i protagonisti, oltre ai nomi eccelsi di Aniello Arena e Valerio Mastandrea, anche una giovanissima promessa diciannovenne del cinema italiano, Daphne Scoccia, di cui sicuramente ne sentiremo parlare a lungo, prossimamente. Una ragazza che si è fatta notare per la sua semplicità, e anche per la sua storia. Una storia personale che dimostra a tutti i ragazzi d’oggi che i sogni si possono realizzare pur partendo dalla provincia (San Benedetto del Tronto) e con pochissimi soldi in tasca. È sufficiente avere spirito di sacrificio e voglia di emergere. Fra gli altri nomi Laura Vasiliu e Josciua Algeri.

Il regista di “Fiore”, Claudio Giovannesi

Claudio Giovannesi è anche lui giovane. Ha 41 anni ma alle spalle già un background cinematografico notevole, sia come regista che come sceneggiatore. Il primo lungometraggio nel 2009 dal titolo “La Casa sulle nuvole”; il secondo arriva nel 2012, “Alì ha gli occhi azzurri”. E da lì inizia una lunga carrellata di successi, tra cui spicca nel 2014. la partecipazione al Festival del Cinema di Venezia con “9×10 Novanta“. Con lo stesso film, al Festival internazionale del Cinema di Roma, ha conseguito il Premio Speciale della Giuria e il Premio alla Miglior opera prima. E ancora, con il documentario “Wolf“, ottiene il Premio Speciale della Giuria al 31° Torino Film Festival ed è stato candidato ai Nastri d’argento come Miglior Documentario. Grande successo per il film “Fiore”, con il quale si consolida come miglior regista. In quest’occasione, l’incontro con la poco più che adolescente Daphne Scoccia in una osteria a Monteverde, dove la ragazza lavorava come cameriera per mantenersi. È stato amore cinematografico a prima vista. Poi, il provino, e subito dopo un ruolo da protagonista nel suddetto film.

Trailer del film “Fiore”, a cura di BIM

La trama

Fiore” ha partecipato alla 69esima edizine Festival di Cannes nella sezione “Quinzaine des Réalisateurse”. Ottiene poi sei candidature ai David di Donatello (dove Valerio Mastandrea ottiene il premio come migliore attore non protagonista) e ai Nastri d’Argento 2017. La pellicola è stata realizzata con i finanziamenti del Ministero delle Attività Culturali. “Fiore” racconta una storia d’amore che nasce e cresce all’interno di un carcere giovanile. Lei Dafne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, un coetaneo anche lui detenuto. Una storia vissuta in clandestinità e per lo più in forma epistolare in un luogo in cui maschi e femmine vengono tenuti separati e non possono incontrarsi. Un amore vissuto tra alti e bassi in bilico tra l’idea di una progettazione futura e gli ostacoli per lo più “psicologici” che lei frappone, con un retroterra di precarietà socio-esistenziale. Il padre è anche lui detenuto in libertà vigilata e convive con una donna romena con figli. Una storia di paure ed incertezze. Giovannesi è solito intrecciare narrazioni che includono uno spaccato di vita sociale e di attualità mista a sogno e nuove visioni. Prospettive di un avvenire migliore ma anche ostacoli che frenano e riportano alla realtà, in cui però tutto si ricompone. Come in un puzzle.

La critica

“Un’opera di ammirevole e commossa tenuta narrativa con la rivelazione di Daphne Scoccia, attrice giovanissima di grande potenzialità. Un inno potente alla libertà e alla bellezza della disobbedienza che calandosi nell’agone del reale, riesce a trasfigurarlo in un urgente canto lirico e potente afflato politico. Un film che conferma il talento di Claudio Giovannesi, nome di punta del rinnovamento di un cinema italiano che osa pensare al presente indicativo”. È il commento de del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici, che più rende l’idea della cifra stilistica ed espressiva di un regista che rompe gli schemi, le catene e le prigionie delle convenzioni sociali.

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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