Da anni ormai se non passo almeno parte delle mie vacanze nella famosa metropoli londinese sento che una parte di me viene a mancare. Ho provato molte volte a spiegare l’amore che provo per questa città, ma se non lo si è mai vissuto non lo si può capire.
Mio padre, ma molti altri, mi dicono che appena visiterò l’America con molte probabilità cambierò idea; eppure dovrebbero saperlo bene che sono testarda e ancora di più che troppe volte sono irremovibile dalle mie idee. Forse potrebbe accadere, ma fino ad ora sono fermamente convinta del contrario.
Londra rappresenta una casa perché sa essere moderna ma impregnata di cultura e storia. È calorosa e gentile e nel contempo discreta. Silenziosa e rumorosa. Nessuno si sente straniero anche se lo è. La si ama perché se si passeggia lungo il Tamigi, con il sole tiepido sul viso, si possono fare i kilometri di una maratona senza nemmeno accorgersene. Non importa dove si è perché ogni angolo è letteralmente diverso nella sua egualità: una via di casa in mattoni rossi al suo fondo può avere un grattacielo di venti piani composto di sole vetrate.
Ho imparato, poiché mi è spesso successo, che perdersi è il modo migliore per scoprire quelle strade che nessun turista percorre mai. Ho capito che da una piccola porta nascosta non si entra a casa di qualcuno ma ci si ritrova all’interno di un nuovo quartiere, o in un giardino pubblico dove magari qualche anziano chiacchiera, oppure dove si può addirittura raggiungere una delle chiese più antiche –The Temple Church– colme di storia che ancora non fanno parte dei classici itinerari.
Questo mio amore incondizionato mi ha spinto a voler realizzare questa guida diversa dalle solite: una che facesse scoprire i posti che una ragazza giovane come me più adora di Londra, a volte famosi, a volte meno, ma sicuramente imperdibili.
Alcuni tips
Ecco quindi alcuni piccoli consigli: inizio confessandovi che, a parer mio, ogni occasione è buona per andare, che sia estate, inverno, primavera, Natale o Pasqua non importa. In ogni stagione ed in ogni momento troverete sempre qualcosa di magico. Che sia un mese, una settimana o tre giorni la cosa importante è che li viviate al massimo, dall’alba al tramonto.
Se vi piace camminare dovete assolutamente passeggiare lungo tutto il Tamigi in questo modo riuscirete a vedere le cose principali di Londra. Partendo da Westminster, passando per la London Eye raggiungerete Southbank. Proseguite poi per il Millenium Bridge con la mia adorata Saint Paul all’altro capo del ponte. Visitate il Tate Modern ed il quartiere Marble Quay e St. Katharine Docks, a questo punto se si è fatta sera come suppongo io, godetevi la fine della giornata in un pub che vi lascerà senza fiato: The Dicken’s Inn.
Se invece odiate camminare salite su uno degli ultimi rimasti vecchi bus rossi, il numero 9 per esempio, che parte da Trafalgar Square. Vi porterà alla scoperta della parte più antica e nobile, Kensington e le sue case bianche e nere. Magari lungo il tragitto fermatevi a St. James’s Park o raggiungete Regent’s Park se avete un animo più romantico e tranquillo. In entrambi i casi potrete dare da mangiare agli scoiattoli –non so se sia legale o meno- e se c’è il sole ricordatevi un telo per stendervi sull’erba e pranzare con uomini in giacca e cravatta che escono per la loro pausa pranzo. Nella strada di ritorno gli amanti della musica potranno godersi nelle vicinanze l’official store dei The Beatles ed arrivare ad Abbey Road per attraversare le famose strisce pedonali.
Ed infine gustatevi tutto, dai popcorn alla vaniglia e cocco ai dolcetti greci –i baklava-, perché sono esperienze che porterete nel cuore, sia che ci ritorniate ogni anno oppure mai, perché vi arricchiscono la mente ed impoveriscono il portafoglio.
Spero almeno in parte di avervi aiutato, invogliato ad andare o a tornare, fosse per me partirei ora. Ovviamente non potevo già confessarvi tutte le sue meraviglie in questo unico articolo, quindi rimanete connessi per il prossimo piccolo grande tour in cui vi condurrò!
Marina Greggio
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