Le mie fotografie sono la mia testimonianza. Gli eventi che ho documentato non devono essere dimenticati e non devono essere ripetuti”. Così si riassume il pensiero del grande James Nachtwey, considerato l’erede di Robert Capa, celebrato con una  imponente retrospettiva a Palazzo Reale fino al 4 marzo 2018.

L’attesissima mostra Memoria, a cura di Roberto Koch e dello stesso Nachtwey, è la prima di una lunga serie di tappe destinate a raggiungere i più importanti musei del mondo. E’ la prima volta che viene presentata una notevole produzione di duecento opere sul suo lavoro di questi ultimi decenni.

Crollo della torre sud del World Trade Center, New York, 2001. © James Nachtwey Contrasto

Il pluripremiato fotoreporter, anche se considerarlo tale è riduttivo, ha dedicato la sua esistenza a raccontare le condizioni umane più estreme. L’autore è infatti in prima linea nel testimoniare la guerra da 40 anni mostrando l’atrocità e le ferite alle persone che la subiscono.

La straordinaria bellezza delle immagini scattate da Nachtwey, che contrasta con la violenza, l’ingiustizia e la sofferenza dei soggetti raffigurati, è uno strumento di lotta per un impegno di pace.

Una camera da letto come un campo di battaglia. Bosnia-Erzegovina, Mostar, 1993. © James Nachtwey Contrasto.

E’ una rassegna impegnativa e drammatica che documenta la crudeltà della guerra spinta agli estremi sino a trasformarsi in un inferno, si vedano scene come in Bosnia, a Mostar, dove in una camera da letto un cecchino spara dalla finestra.

L’esposizione, suddivisa in diciassette sezioni, propone al visitatore un’ampia gamma dei reportage più significativi di James Nachtwey: da El Salvador a Gaza, dall’Indonesia al Giappone, passando per la Romania, la Somalia, il Sudan, il Rwanda, l’Iraq, l’Afghanistan, il Nepal, gli Stati Uniti (tra cui l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001).

Una madre veglia sul figlio. Sudan, Darfur, 2003. © James Nachtwey Contrasto

Memoria si conclude con un reportage sull’immigrazione in Europa raccontata con estrema crudezza. La devastazione dell’umanità è la protagonista delle fotografie di Nachtwey dove la natura lancia un grido d’allarme contro la pretesa del controllo dell’uomo su tutto il pianeta.

Un uomo porta in braccio il figlio per attraversare il confine con la Macedonia, 2016. © James Nachtwey Contrasto

La memoria è indispensabile per costruire un futuro migliore senza ricadere negli errori del passato. James Nachtwey testimonia, attraverso le sue fotografie, la scarsa conoscenza della nostra storia e dei nostri ricordi. Ricordi di vite straziate dalle guerre. La mostra ci unisce nell’assoluto desiderio di pace. Come può tanto orrore essere descritto con straordinaria grazia compositiva e magnificenza? Solo i grandi riescono in questa impresa.

Francesca Bellola

 James Nachtwey. Memoria

dal 1 dicembre 2017 al 4 marzo 2018

Palazzo Reale

Milano, Piazza Duomo 12

Ingresso:  € 12,00

Orari: lunedì: 14.30 -19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica:  9.30 -19.30

Informazioni:

T + 39 199151121

www.palazzorealemilano.it

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Francesca Bellola
Vive a Milano. Giornalista e direttore del portale OkArte.it, scrive per varie testate tra le quali: Il Giorno (quotidiano), Alpi Fashion Magazine, Ok Arte di cui ha diretto per sette anni il freepress cartaceo. E' curatore di mostre d'arte in sedi Istituzionali, private e gallerie in Italia. E' Art-Promoter di artisti affermati ed emergenti, organizzatrice ed ideatrice di eventi culturali. L'esperienza, acquisita nel corso degli anni per l'arte in tutte le sue forme, l'ha portata a coltivare ottime relazioni esterne con il suo staff. Adora i felini nella fattispecie i gatti perché hanno delle caratteristiche simili al suo carattere. Infatti è istintiva, indipendente, tenace e non ama le persone opportuniste e calcolatrici. Nel tempo libero gioca a tennis, nuota e fa shopping.

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